Ghali è un artista poliedrico, capace di passare dalla trap più dura ad orecchiabili canzoni da club.

Ed una delle più grandi dimostrazioni di questa sua poliedricità è il suo primo album, chiamato semplicemente "Album".

Anticipato dai singoli "Ninna nanna" (canzone da record su Spotify) e "Pizza kebab", ed uscito a maggio del 2017, l'album è stato (giustamente) amato dal pubblico e dalla critica.

L'album passa da canzoni puramente trap ("Pizza kebab", "Ricchi dentro", "Ninna nanna"), canzoni più solari ("Happy Days" e "Habibi", il cui titolo significa "amato") e canzoni toccanti che parlano di fiducia e solitudine ("Lacrime"). I testi, invece, parlano del successo, dell'ambizione, e mettono al confronto la povertà e la ricchezza, la cupa tristezza e la spensieratezza, la vita di strada e la fortuna (e l'impegno) usata per raggiungere le vette.

Nessun featuring nel disco, cosa inusuale, ed i beat sono prodotti tutti da Charlie Charles. Ciascun beat di quest'album rispecchia molto il mood della "canzone di appartenenza" e si adatta bene al testo di essa (segno della poliedricità di Charlie).

Un fatto interessante è che "Lacrime" nel disco si trova in mezzo ad "Habibi" ed "Happy Days", che dimostra ancora una volta l'originalità dell'artista: passare da un brano dalle sfumature pop e con un forte stampo radiofonico ad un altro brano che parla di solitudine, di tristezza ma anche di speranza, con toni tipicamente trap (sebbene non sia così cupo come ad esempio i primi brani di Sfera Ebbasta) come se niente fosse, indica che il disco ha una certa qualità. Il disco, quindi, non ha una vera natura, non ha delle influenze musicali evidenti, ma è un prodotto originale e si può benissimo dire che ha consacrato Ghali come uno dei più bravi ed interessanti (se non il più bravo ed interessante) rapper italiani della nuova generazione, capace di arrivare anche oltre (basti pensare ai vari featuring, anche internazionali, che ha fatto) pur rimanendo fedele al proprio genere.

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