In apparenza semplicemente l'ennesima band scandinava a sfondo black che vuole ammorbarci col suo messaggio true/satanico, i membri si nascondono nell'anonimato sotto toghe monacali e il cantate si veste e si considera come una sorta di anti-papa col compito di diffondere sulla terra il messaggio del maligno e bla bla bla... *MAH!* tutto questo suscita in me un certo scetticismo, sarebbe questa la band che ultimamente sta mietendo tanti proseliti nell'underground metallaro? Eppure come narra la saggezza popolare non sempre l'abito fa il monaco (hehe, che freddura) e giá al primo approccio concreto con la band si puó intuire come in veritá dietro a tutta questa kermesse si nasconda invece una sana dose di ironia. Giá il nome scelto per la loro opera primogenita (che naturalmente come loro sostengono non é stata da loro ideata ma dettata direttamente da quel cattivone del signore delle mosche per i quali loro sono solo umile medium) fa capire che aria si respira all'interno dell'album.

Per quelli che non dovessero avere famigliaritá col latino (o che come il sottoscritto pur avendo avuto 5 anni di liceo di suddetta materia non hanno mai tradotto una versione con le proprie forze e che riescono a malapena a declinare rosa, rosae) infatti "Opus Eponymous" non é altro che la traduzione di "opera ononima" e ditemi se questa non é una cosa genialmente ironica ed amabilmente cazzona. Una seconda sorpresa si ha nel sentire la proposta musicale vera e propria, qua si parla di black in senso lato e la componente ha da cercarsi piú che altro nelle atmosfere luciferine e nel messaggio di fondo (vedi gli immortali e mai troppo lodati Mercyful Fate di King Diamond), quindi niente accordi ripetuti ad oltranza con produzione sporca grezza e cattiva e grugniti nel microfono; al contrario essa é calda e melodica, sfociando quasi in certi frangenti nel pop (!) inoltre il singer non solo canta in maniera discretamente gradevole ma si riescono persino a distinguere le singole parole!

Le sonoritá sono volutamente retró (o per dirla alla radical chic, vintage), tant'é che i principalli modelli di riferimento qua sono il giá citato fato misericordioso e i Blue Oyster Cult, nonostante questo la proposta non é puramente derivativa, in quanto il gruppo é riuscito a svecchiare queste sonoritá amalgamando il tutto in maniera originale e aggiungendo una buona dose di personalitá.

Insomma, non abbiate remore ed unitevi anche voi alla setta, il verbo del maligno non é mai stato diffuso in maniera cosí catchy!

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