E chi poteva scrivere sta recensione direte...

Nightwalker è il prodotto più maturo della fase pop, di un grande artista come Gino Vannelli talento tanto straordinario quanto misconosciuto, un vero cult hero.

Il disco si apre con la title track, tra i rumori notturni della città e la tipica pop fusion vannelliana, in cui si snodano le consuete strofe intimiste, romantiche, ma sempre inquiete. "Seek and you will find" si apre con un riff ritmico trascinante, che certamente avrà sedotto più di un batterista e che conduce in una song caratterizzata da linee vocali molto impegnative e performance strumentali di rilievo di tutta la band, in particolare del celebre drummer Vinnie Colaiuta. Con "Put the weight on my shoulders" si entra nel territorio preferito dalle fans di Gino Vannelli, interprete di una classica power ballad romantica dove la sua pregiata ugola ricama melodie seducenti su armonie flessuose ma non stucchevoli, impreziosite dalla tagliente chitarra di Mike Miller.

Un ironico confronto con le nuove generazioni ispira il divertissement gioioso di "I believe", tra le sincopi e le fini tessiture orchestrali dell'insostituibile "brother" Joe, il tastierista arrangiatore autentico asso nella manica nella carriera artistica dell'artista canadese. Ed eccoci arrivati ad una delle perle musicali del disco: "Santa Rosa". Una song tesa, senza respiro dominata dall'incedere drammatico di un riff di piano su cui si innestano incastri ritmico armonici e dove la strepitosa voce di Vannelli ci appare come un equilibrista che cammina su un filo. I sensi eccitati trovano ristoro nella successiva "Living inside myself", un classico del repertorio live del Nostro, caratterizzata dalla consueta delicatezza delle liriche ornate da piani elettrici e distese di archi, colorate qua e là da coriste rubate alla "black music". Dopo un'altro elegante riff di chitarra che sostiene la successiva "Stay with me" il "passeggiatore notturno" si congeda con una lieve ed eterea "Sally" che, siamo sicuri, qualsiasi donna innamorata vorrebbe sentirsi dedicare con i toni soffusi e sensuali di cui Gino è assoluto maestro.

In definitiva una prova di rilucente talento di questo misterioso artista, stranamente rimasto misconosciuto, che chiude con "Nightwalker" la sua fase pop sempre molto rimpianta dai suoi, insospettabilmente numerosi, fans.

Carico i commenti... con calma