Eccolo qua, il nuovo Mozart del terzo millennio, colui che ha convertito decine di migliaia di ascoltatori degli Abba, di Fausto Papetti e Richard Clayderman alla "Musica Classica Contemporanea"... Il meravigliosamente stravagante Giovannone nazionale, perennemente intervistato sulle pagine culturali (ah ah) dei più prestigiosi (ah ah) quotidiani nazionali, più in televisione lui di Papa Ratzinger...

Lo so che la musica non andrebbe giudicata dall'immagine dell'artista, ma visto e considerato che è lui stesso ad imbottirci della sua immagine, lasciatemi dire: sveglia ragazzi, questo ci fa! Altrimenti come è possibile spiegare il fatto che ogni benedetta domanda che gli viene rivolta questo si gratta il cespuglio, ride e spara quattro pittoresche minchiate?

Eh, ma Allevi ha fatto tournèe in tutto il mondo, ha suonato di fronte a platee oceaniche in Cina, che impazzivano per lui... Già, peccato che fossero le stesse platee che impazziscono indifferentemente per Mino Reitano, Placido Domingo, i Metallica.

Eh, ma ha fatto il sold out al Blue Note... No, scusate un attimo. Poniamo che voi facciate una musica che ricicla i peggiori cascami del romanticismo... A chi gliela andate a proporre? Ai viennesi? Vi copriranno di pernacchie! Ai tedeschi? Ma allora è suicidio... Andiamo da chi non ha mai sentito niente del genere in vita sua... Gli americani!

Detto questo, passiamo ad una serena e obiettiva analisi delle tracce presenti nel disco. Trattasi perlopiù di insulse nenie, a metà strada tra le sigle dei cartoni animati e la sonorizzazione di un negozio di parrucchiera. Mielose melodie, trucchetti pianistici da studentello del conservatorio, blues allo zucchero filato si susseguono senza soluzione di continuità.

"Portami Via" andrebbe titolato "Portami Via Dal Negozio Di Dischi Prima Che Butti Via I Miei Soldi Con Questo CD", ma a questo punto, evidentemente è troppo tardi...

"Water Dance" (Danza del Cesso), è quella che effettivamente ha il titolo più azzeccato... "Follow You", si riallaccia al calore della melodia popolare italiana, e infatti sembra la trasposizione strumentale di una canzone di Toto Cutugno.

Ma non è finita qui: proprio quando ormai stavo per appisolarmi, ecco lo scimunito strimpellamento di "Jazzmatic"... E basta, che c'è della gente che dorme...

Per fortuna, si ricomincia subito a ronfare della grossa, con "Il Bacio" (che candido prossima sigla di "Sentieri"), ed il gran finale "New Renaissance", brano ideale per mostrare il virtuosismo di Allevi a chi non capisce niente di musica.

Per quanto riguarda l'utilità del CD dopo il primo ascolto, sinceramente 20 euro per un sottobicchiere mi sembrano troppi.

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