Un pò poeta, un pò cantastorie, un pò sognatore...
Giulio Casale (già leader degli Estra) racconta ispirandosi certamente ai 'La Crus' ma riuscendo a fare sua questa musica (come amo definire io) poetico/alternativa/cantautoriale senza scopiazzare più di tanto ma solo ispirandosi quanto basta e quanto sia giusto che sia.
Le 13 canzoni di "In fondo al blu" hanno quel sapore di nostalgia, di amore ma anche di agrodolce ironia come possiamo sentire nella nona traccia, "Sbarre sui denti" che ricorda vagamente la vecchia scuola di 'Giorgio Gaber' anche grazie alla magnifica partecipazione artistica dell'attore Roberto Citran nella parte dell'Italiano un pò confuso davanti ad alcune leggi in vigore nel nostro bel paese; in "So che non so" Giulio si mette completamente a nudo parlando di se stesso, dei suoi giorni e del suo futuro; "Ora o mai più", una delle canzoni più toccanti, è un invito a lanciarsi senza paura dentro la vita e riscoprirne il suo splendore, mentre, "L'uomo col futuro di dietro" (il singolo dell'album) è una canzone narrativa, speranzosa e onirica nello stesso tempo, molto rilassante e delicata.
La semi/acustica "All I want to be" è l'unica canzone in inglese mentre la bonus track "Il caso di uno vicino a se stesso" è l'unica canzone più rock ed è anche una delle più riuscite. Questi sono gli artisti che la gente dovrebbe ascoltare perchè questi sono gli artisti che sanno regalare emozioni vere con parole vere e senza cadere sul banale, sul volgare o sul "sanremese".
Evviva la musica che viene dal cuore! Evviva Giulio Casale! Evviva l'etichette come la Artes Records!
p.s.
Naturalmente vi consiglio vivamente il disco!
p.p.s.
Naturalmente il genere (come avrete già capito) è mutato rispetto a quello degli Estra!
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