Non so scrivere, ai temi scolastici sono sempre stato un fiasco, ma recensire album (belli o brutti che siano) è divertente e piacevole, in quanto è sinonimo di "scambiare idee". Che la musica sia arte io non l'ho mai contestato, e che si possa fare arte con le parolacce nemmeno; però ho avuto un piccolo dibattito con diamond_darrell circa la sua recensione su i GemBoy, che a mio parere (pur ammettendo che forse sono stato un po' arrogante e che non ho dato molto senso al "gusto soggettvo") li ritengo un gruppo come dire... di serie E tanto per intenderci. Non mi fanno ridere, ma non perchè non mi piacciono le parolacce ma perchè noto in loro solo tanto infantilismo scolareccio e tanta "sfiga" a livello tecnico musicale, in oltre quel Carletto che canta e che doppia i film mi dà troppo fastidio! Gruppi demenziale che meritano riconoscimenti ne esistono, primi tra tutti sono gli Elio e le storie ese che sono direi da premiare e non per ultimi vengono Gli Atroci.

La band in questione, ironizza specialmente (se non quasi solo) la musica metal e appunto gode di grande notorietà tra il pubblico Metallato che gli acclama. Questo in analisi è il loro secondo album: "L'armata del Metallo", un album molto frizzante e scherzoso in grado di rallegrare momenti angosciosi. Innanzitutto Gli Atoci: sono un gruppo di 7 metallari vestiti "arlecchinamente" che prendono in giro il loro (e mio) genere preferito infilando ovunque nelle loro canzoni citazioni musicali di grandissimi star metalliche. Nel primo album infatti (Gli Atroci) era possibile sentire degli Helloween cantare "Siamo gli atroci" o Van Halen descrivere un'incidente d'auto, o meglio ancora i Manowar combattere a sostenimento del metallo (anche se questo lo fanno davvero e senza far ridere). In questo secondo album invece, si incomincia prima con una fantastica intro che narra di due giovani ragazzi coinvolti in una inutile fuga dalla terrificante band degli Atroci (il brano è la continuazione della ultima traccia del cd precedente) per poi attaccare subito (rimasi stupito dalla "pulizia" dei suoni) con "fratelli nella fede" che a mio parere è la canzone più bella dell'album: batterie animalesche e chitarre thrash raccontano come sarebbe la vita se in politica si candidassero capelloni metallari che in cambio di un voto al partito "Il sole con le borchie" promettessero Casse Marshall in ogni aula scolastica, un pezzo veramente comico, veloce , divertente melodico, con un ritornello quasi power e con citazioni strumentali a Neck. Molto divertente è anche "La Zincatura", pezo Heavy con voce comica/Growl altermata che insegna a liberarsi della propria suocera in maniera... "pulita". "Volevo un taglio semplice" è una canzone scema ma bellissima che descrive l'incubo del tipico metallaro professionista cioè quello di ritrovarsi con i capelli corti per colpa di un barbiere truzzo, anche questo è un pezzo di puro Heavy Metal che se in maniera comica svaga e in certi momenti diventa Rap\Hip Hop (ma in maniera apposita).

Non perdetevi il video scaricabile gratuitamente dal loro sito ufficiale, alla pagina http: //www. gliatroci. com/frame-italia. htm . "Sette Uomini" invece, è una canzone drammatica conutry che narra degli atroci catapultati per sbaglio nel far west e costretti a vivere disperatamente in una epoca priva di metallo e giubbotti di pelle (in effetti in quei tempi erano di cuoio). Tutto bene fin qui, ma poi arriva "La consegna delle tavole - I dieci Metallamenti" che a mio modesto parere sembra perdere parecchia qualità; si, sarà anche molto bella a livello tecnico (ottimi assoli) e sarà anche simpatico il fatto che Ozzy Osburne sia visto come un profeta, ma... "Se non accetti i metallamenti ti verranno le carie ai denti..." CHE ROBA E QUESTA? Da un'originale quanto innovativo divertente stile musicale che (forse) prende spunto dal mitico Kakka metal e che è composto dall'unione di musica sfrenata con l'autoironia si sembra all'improvviso passare a un infantilismo scarso e orrendo. Segue poi "Lasciala Stare" che dovrebbe essere un omaggio a non so quale classico pop che come "Ragazzi a pezzi" e "Pezzi di panza" deludono di colpo le aspettative facendo ricordare la demenzialità orrenda dei GemBoy (che in un mondo di asilo nido cantarono le avventure di Mazinga Porno) Per fortuna recupera "Nemico dell'igene" , regalandoci e deliziandoci con un bellissimo Heavy Metal classico omaggio ai mitici (li amo) Twisted Sister, che con tipica voce da Glemm Rock Star ironizzano lo steorotipo del metallaro capellone puzzolente che non si lava. Che poi la band abbia inserito all'interno del cd tanti intervalli divertenti e una canzone autoironizzante fatta con tamburelli chitarrelle e mandolino (Vedi gli atroci e poi muori) è tutto un dire. Ora, questo gruppo è senz'altro da conoscere, almeno per un metallaro, ma ovviamente (5 canzoni belle e 5 brutte) non sono da prendere troppo seriament... diciamo che ci starebbero bene in macchina (accesa)... questi si.

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