Dopo "The Oracle", album che raggiunse il primo posto nelle charts americane, i Godsmack pubblicano la loro sesta fatica in studio: 1000hp (horsepower nda).Il titolo del disco riprende la potenza, i cavalli di un auto da corsa. L'opener/title track è la classica "Godsmack song" potente, carica e con i ritornelli giusti piazziati nei momenti giusti, utili a far alzare l'adrenalina dell'ascoltatore.Si prosegue con "FML" e "Something Different", brano un po atipico per gli standard della band ma che testimonia quando gli attuali Godsmack tentino di mettersi in gioco, senza però cercare in alcun modo di snaturare il proprio sound ormai consolidato con gli album precedenti.Tutto il disco riserva molte belle sorpese come la lunga "Generation Day" o la frizzante "Locked & Loaded", pezzi (nel loro piccolo) originali e ispirati.Fin dal primo ascolto le persone che hanno avuto modo di mettere nelle orecchie qualche loro lavoro grideranno al "già sentito", ma la maggior parte dei brani (soprattutto quelli della seconda meta del disco) sono trascinanti, gasati, ben suonati e diversi rispetto alle ultime uscite discografiche del genere, ultimamente sempre piu tendenti allo scimmiottamento di band storiche e alla ripetizione della solita formula già sperimentata in passato da numerosi gruppi hard rock. Sicuramente non un capolavoro, ma dopo discreti album come "IV" e "The Oracle", un gradito ritorno di una delle band di alternative metal moderno più conosciute ed apprezzate degli USA.

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