Avete mai sentito parlare di quella particolare tecnica che permette di far produrre più latte alle vacche facendogli ascoltare della musica?
Praticamente funziona così: si piazzano due diffusori ai lati della stalla per garantire una perfetta resa stereofonica, (anche le vacche gradiscono l'hi-fi) e si fa girare un disco di musica classica per qualche ora al giorno, i risultati dicono, sono assicurati! la produzione viene aumentata di almeno un bel 10%!
Alcuni allevatori truzzi (e chi se non loro) hanno provato pure a montare le palle stroboscopiche al centro-stalla, ma non è stato segnalato alcuna migliorìa se non la conferma della loro idiozia.
Il fenomeno è decisamente intrigante, e avendo a disposizione la stalla di mio zio Bortolo, un allevatore di vecchio stampo che si esprime esclusivamente in Growl; ho voluto testare personalmente questa strano metodo, sfruttando la sua assenza per l'annuale "fiera dello zoccolo" perchè mai mi avrebbe concesso di circuire le sue vacche con queste pratiche esoteriche. Ebbene, dopo aver montato i due altoparlanti nella stalla e pestato una quarantina di merdacce sparse, mi sono messo alla consolle. Il mio obiettivo era naturalmente affinare questa tecnica ed ho proposto alla platea, cioè alla mandria, un cambio di scaletta, STAY METALLLL!
Niente di troppo impegnativo però, considerando che abbiamo di fronte un pubblico bovino avente un Q.I. qualche punto in più dei truzzi.
I requisiti erano: cChe sia un disco dalle sonorità metalliche ma che abbracci anche delle ammalianti melodie, che sia bello dalla prima all'ultima nota, magari andando sul sicuro con una compilation, e quale migliore compilation se non un disco live visto che stiamo parlando di hard-rock?
Meglio ancora se sia una band svizzera, vaccofili per eccellenza. La scelta è ricaduta a fagiuolo sui Gotthard e nel loro disco live del 2005, con una copertina che sembra presa dalla rivista per tori adulti "PlayBull".
I Gotthard sono una gloriosa band elvetica capeggiata dal singer e istrionico Steve Lee, che munge dischi dal lontano 1992 con una qualità sorprendente; strafamosissimi e meritatamente apprezzatissimi in patria, hanno avuto il notevole pregio di sapersi sempre rinnovare nel tempo, e la loro longevità ne è l'esempio più evidente.
Le 15 tracce che compongono il disco abbraccia i picchi più alti della loro carriera, ma credetemi se vi dico che avranno avuto un pò di difficoltà a lasciarne fuori tante altre ben meritevoli; si passa dai vari "All We are" , "Top Of The World" e "The Battle of Titans" quali esempi perfetti della loro essenza musicale, cioè che potenza e melodia possono convivere senza nessuna crisi di rigetto se ad amalgamarli sono mani e menti sapienti. E non possono neanche mancare le ballads fra cui segnalo "One Life One Soul" da accendino con lacrimuccia.
La produzione del disco è superlativa, tende ad esaltare ogni timbrica e confezionare un prodotto mainstream di alta qualità; se i Depeche Mode hanno coniato la frase "Music for the masses" i Gotthard hanno ne hanno allargato il concetto in "ma anche for the vacches".
Insomma, bravi, ispirati e accattivanti, oserei dire: semplicemente perfetti! Un disco per tutti, da ascoltate sia in stalla che comodamente svaccati sul divano.
Sul mio rapporto durante l'esperimento sonoro, segnalavo le seguenti reazioni della mandria: Headbagging presente in tutti capi di bestiame, più vistoso nei giovani, accenni di pogo nei vitelli.
Altri segni di approvazione: diverse OLA durante tutto il concerto. In definitiva la stalla aveva apprezzato! Era stato un successo! Avevo portato un pò di verbo metallaro e sopratutto gioia in quelle povere bestie. Al Diavolo la produzione del latte! Quell'esperimento mi aveva fatto capire un cosa molto più profonda, cioè che non c'è limite alla fantasia umana atto allo sfruttamento animale!
Cari allevatori! Oltre alla barbosa musica classica che fa calare il latte alle vacche e gli fa aumentare la produzione, donategli anche un pò di sorriso facendogli ascoltare anche un pò di sano, gioioso e scazzoso METALLLL!!!
Ricordo ancora con commozione la fine del disco-concerto; quelle placide e operose bestiole chiedevano ancora di ascoltare i Gotthard con quel loro strano e candenzato muggito.. era il loro ... "Fuori-fuori-fuori..."
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