Attivi dagli anni ’90 i russi Grenouer hanno a modo scritto alcuni capitoli della storia del modern/alternative rock. Sette dischi all’attivo infatti non sono certo poca cosa, ancor più pensarli vivi e vegeti ancor oggi, personaggi dalla pelle dura questi musicisti. La loro è una discografia decisamente altalenante, dove trovano spazio dischi ottimi e passaggi confusi, dove i trend passeggeri sembravano avere la meglio sull’entità stilistica del combo di San Pietroburgo. Dischi dalle tinte metalcore, nu-metal e industrial hanno portato i Grenouer a crescere, optando per strade recentemente poco battute ma sempre cariche di fascino se si è abituati ad ascoltare il rock di oggi.
“Blood On The Face” è il risultato di questo cammino, un disco che ha nel suo DNA un po’ di Italia (Dualized e Eddy Cavazza hanno infatti curato mixaggio e produzione del disco) e che ha quel suono heavy e potente che caratterizza soprattutto i gruppi d’Oltreoceano. Un risultato soddisfacente insomma, arrivato dopo diverse diatribe legali con la precedente casa discografica e la voglia di questi musicisti di proporsi senza mezzi termini. Un difetto spesso riscontrato in loro nei precedenti dischi era infatti quello di confondere l’ascoltatore, unendo alla portata generale – il rock – elementi esterni che poco avevano a che fare con essa. Oggi – per fortuna – tutto ciò è un lontano ricordo, i Grenouer si sono spinti in maniera decisa verso il rock sfoggiando una tracklist che vanta episodi melodici e altri più elettrizzanti, il tutto con gusto e la giusta dose di cattiveria.
Il miglior capitolo di una così estesa discografia? Probabilmente sì e credo lo sappiano bene anche i diretti interessati, bravi nel dare una propria identità a ogni brano attraverso un meticoloso studio dei particolari nel songwriting. Nella versione edita da Mausoleum Records è presente la rivisitazione di “All in the Suit That You Wear” dei Stone Temple Pilots, band che è sicuramente tra le fonti d’ispirazione primarie del gruppo. Un album moderno e allo stesso tempo dal retrogusto 90s, se siete cultori di questa tipologia di musica il consiglio è quello di dare una chance a questi Grenouer.
Elenco e tracce
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