Con questa recensione vi parlo di uno dei piu' interessanti Gruppi della scena Progressive Inglese; i Gryphon.

La particolarità di questo Gruppo è di fondere Folk Medievale con i relativi strumenti (Flauto, Controfagotto, Clavicembalo...) a la Musica del nostro tempo (caso quasi del tutto analogo da parte dei Gryphon è affiancare a strumenti tipicamente acustici come i già sopraciati, strumenti prettamente elettronici come il Basso elettrico, a parer mio un impresa non da tutti!).

I Gryphon nascono nel 1971 ad opera di Richard Harvey (Flauto e Tastiere) e Brian Gulland (Controfagotto), studenti del Royal College of Music di Londra. La loro formazione di studi di Musica Classica ben presto si espanderà con altri generi colti della Musica Antica, in questa circostanza ad esserne il piu' atratto è Harvey che preso in special modo dalla Musica Medievale e Rinascimentale arrichisce il suo background strumentale con Flauti e altri strumenti a fiato di quell'era, che tral'altro già suonava in una Band chiamata Musica Reservata. Gulland invece è rapito dalla Musica Sacra e dal piu' moderno Progressive Rock.

Ben presto al progetto Gryphon si aggiungono Graeme Taylor, Chitarrista appassionato di Jazz e il Percussionista amante del Rock David Oberlè.

Il 1973 è l'anno dell'uscita di "Gryphon", la prima opera della Band. L'Album contiene 11 pezzi tutti suonati con strumenti acustici della cultura Medievale e Rinascimentale. A mio personale gusto spiccano l'apertura "Kemp's Jig" un Jig (come dice il titolo stesso del pezzo) tra Medioevo e Rinascimento, con il il Flauto di Harvey già in bella vista; non è da sottovalutare neanche l'mmediato seguito "Sir Gavin Grimbold" che questa volta evidenzia le potenzialità del Controfagotto suonato da Gulland. Altri punti forti del Disco sono: "Three Jolly Butchers" scritta da Taylor e "Pastime With Good Company" un riarrangiamento di un pezzo scritto da... udite udite Enrico VIII d'Inghilterra!!! Segue la dolcissima e bellissima ballata "The Uniquiet Grave", un traditional cantato da Oberlè che lascia presagire, appunto dal cantato, una leggera ammirazione per Ian Anderson. Infine vi segnalo quello che secondo me è la perla di tutto l'Album; "Juniper Suite" uno strumentale che ci immerge nella piu' totale atmosfera Medievale, con contrappunti di Controfagotto, fioriture di Flauto e coriandoli di Chitarra Classica; a mio modesto parere un Capolavoro! Ascoltare per credere!

A seguito dell'uscita di "Gryphon", il Gruppo cresce d'interesse tra pubblico e stampa, e suona in posti di svariate tipologie di socità: club, scuole, prigioni, culminando con esibizioni alle Cattedrali di St. Paul's e Southwark e al Victoria and Albert Museum.

Un gruppo da scoprire assolutamente, un album che merità d'essere ascoltato.

4 stelle! 

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