• Voto:
Potevo aspettarmi pazzie dal mio vicino di casa. Potevo aspettarmi la quadratura del cerchio, potevo aspettarmi la neve estiva, un ippopotamo rosa, i pianeti piramidali che si scontrano come corna di rinoceronti sotto nebulose purpuree. . . Non potevo aspettarmi l'assenza di un album dei Guns'n Roses. Cerco di rimediare parlando di "Use Your Illusion II".
L'album (1991) che si presenta come proseguimento di "Use Your Illusion I", divide i fans e la critica tra chi pensa a un vero successivo album e chi pensa a un album di scarti dal primo. La verità è che anche qui i Guns continuano a fare leggenda. L'album, che si apre con "Civil War"dimostra un hard rock potente ma mai banale e pure un tantino motivato nei contenuti. "14 Years", meno imponente, non sfigura e va a segno in quanto a ritmo e gradevolezza. Al nr. 3 troviamo "Yesterdays". Praticamente oramai un classico in stile Gnr. Forte e sostenuta, vede un Axl in gran forma. Segue "Knockin' on Heaven's Door". Io credo che sostanzialmente i guns siano un gran gruppo, che ha segnato l'hard rock e ha fatto ottime hit. Ma il campo in cui i Guns sono stati irripetibili sono sicuramente le cover (e cover sono infondo molti dei loro hit). Knockin rappresenta forse una delle migliori tra le cover. La prima parte si snoda ancora tra "Get In The Ring", "Shotgun Blues" e "Breakdown". La seconda parte si apre con "Pretty Tied Up". All'energia si aggiunge qui un tocco chitarristico quasi esotico, ma solo iniziale.
In generale tra le altre sei canzoni(14 in totale) se ne distinguono due superlative: "You Could Be Mine", eccellente lavoro e la leggendaria "Don't Cry", che in questo album si presenta con un testo e una registrazione differente rispetto a "Use 1". "My World", che chiude l'album, esplica il rigetto da alcool da cui sono da tempo dipendenti i guns. Personalmente irrilevante, volutamente sporca. È così che si chiude l'ultimo album inedito di canzoni targate Guns. Arriverà un album di Cover , "The Spaghetti Incident", ma non sarà la stessa cosa. Poi più nulla. orfani del loro ricercato sound li omaggiamo tramite questa recensione.
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