La musica di Kon B mi riporta alla mente i sfuocati ,astratti fotogrammi delle visioni di Derek Jarman. Suoni come immagini sovrapposti in una continua dissolvenza su altri suoni, un corpo indefinibile da dove emergono immagini/suoni estranei ma famigliari, dai significati solo in apparenza criptici. Brandelli di musica stratificata, schegge di strumenti, di frasi melodiche solo accennate, il cui obbiettivo non è quello di creare un coerente corpo melodico , ma non dare vita a un flusso senza una precisa identità di riferimento, un preciso termine di paragone.

Un flusso di suoni nati dalla sensibilità di manipolatori sonici Cechi e divinità Nipponiche . Una lampada magica dove l'immaginazione è l'assoluta padrona. In oniriche figure si possono riconoscere soltanto sagome di personaggi alla continua ricerca dell'irreale in paesaggi sonori astratti . Una mappa della Terra dei Sogni che pochi hanno solo sbirciato. Mi viene in mente un dolce Steven Stapletton lontano dalle sue maniacali ossessioni. Gli astrattismi esoterici ambientali Coil, suono dell'anima del loro compianto e amato amico.

Armonie aliene, disordinate, viole, sfregamenti di corde, battiti, echi, riverberi, canti folk di sirene del Sol Levante, musica atonale,contemporanea , neo classica, elettronica , presenze umane. Presenze. Autismo sonoro ,un puzzle di vibrazioni, casualità sfuggente ,disordine , affresco sonoro art brut . Invece dietro questo teatrino dell'assurdo si cela arte pura , una grande intelligenza e oltre l'intelligenza alberga solo l'immaginazione. E L'arte

La musica che non dice ma fa supporre ,immaginare , sognare, è semplicemente Arte

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