La bellezza è un angelo stronzo che puzza di sudore. Abbiamo paura perché non siamo più abituati alla morte. Non siamo questo corpo ma siamo qui. Amare l'indifferenza dell'eternità. È il riflesso dello specchio che non ci fa impazzire.

A quando una sofferenza cosciente? Il pensiero è catena. Fuori dal tempo c'è la vita. Dispersione è la nostra bussola. Immagine è putrefazione, il ricordo un limbo. Orrore è scordarsi la propria vanità. Che noia l'anelito a continue trasformazioni.

La muta intesa di secessioni dualistiche non intacca più l'immobilità dell'infinito: non so cosa significa, ma è così.

D'altronde "a noi ce piace de magna' e beve, e nun ce piace de lavora'; Daje de tacco, daje de punta quant'è bona la sora Assunta": si stava meglio quando si stava peggio... Diluiamo gli atavici dolori nell'imberbe infanzia di eterni ritorni. Dissociamoci da obiettivi depistanti essenza. Depensare risposte e significati, Grattare la ferita del nostro nulla. Naufragare la sicurezza di approdi dorati.

Trapassato da "Atmosphères" gnostiche mi presto alla mediazione: abbandonare la menzogna, conquistare solitudine, rendere protagonista l'alieno che è in noi, innaffiare disadattamento, sposare sparizioni, perorare fallimenti, anelare al Dio interiore, perseguire la leggenda impersonale, annullare riflessi, parlare di silenzio, riconoscersi al buio, infettarsi di patologie, cercare la follia, aspettare pronti l'amica morte, rifuggere consensi, naufragare metodi, volere il deserto, uccidere il maestro.

Epoptico sguardo: “Non c’è nessuno che ode la voce invocante nelle tenebre; ma perché la voce esiste?”

Lo spazio profondo è dietro l'angolo...

Elenco e tracce

01   Atmosphères (1961) (09:05)

02   Volumina (1961-62, Rev. 1966) (17:28)

03   Lux Aeterna (1966) (07:59)

04   Organ Study No. 1 "Harmonies" (1967) (09:04)

05   Lontano (1967) (12:44)

06   Ramifications (1968-69) (08:28)

07   Melodien (1971) (13:07)

Carico i commenti...  con calma