Lo dirò in modo brutale: Babbo Natale non esiste.

Allora, chi piazza i doni sotto l’albero?

Cioè c’è qualcuno che si sbatte a fare il lavoro sporco, gira per negozi, impacchetta il tutto, sborsa i soldi, prepara le sorprese e poi si nasconde. E lascia tutto il merito a quel ciccione vestito di rosso.

E, cazzo, guardate che funziona così per tutto l’universo di personaggi immaginari che si aggirano per le nostre vite: la fatina dei denti, la donna (o l’uomo) dei nostri sogni, I Poteri forti, Dio, i buonisti….

Chi tiene in vita, chi alimenta, nascosto nell’ombra, questi universi fantastici? Ecco, ogni tanto, a qualcuno di questi eroi senza nome (a quelli bravi, almeno) andrebbe tributato il giusto riconoscimento.

Tipo il tizio che sorride con la faccia truccata da Joker dalla copertina di questo disco.

Perché Hardy Fox, e il suo sodale Homer Flynn, sono stati i geniali burattinai di un mondo parallelo fatto di personaggi inventati più veri del vero, di freaks, sballati e mostriciattoli. Hanno orchestrato depistaggi, elaborato teorie pseudo-filosofiche e inventato complotti orditi da oscure presenze. Sono stati i divertiti spacciatori di un sacco di “weirdness” e di un sacco altra roba. E ci hanno regalato – soprattutto - tanta, ma davvero tanta, Musica.

Hardy Fox è stato uno dei massimi e dei più influenti ed innovativi compositori del ‘900.

Ma nessuno lo sa.

The Alliance

Questa storia comincia nel ’63, a Ruston in Louisiana.

Homer e Hardy sono due studentelli di Shreveport che si trovano a dividere la stessa stanza nel dormitorio del college locale. I due diventano subito amici e, dopo un po’, intorno a loro si forma una specie di confraternita-non confraternita: la Delta-Nu.

Sono in cinque: Palmer Eiland, John Kennedy, Jay Clem ed i nostri Homer & Hardy.

Del gruppetto, quello più interessato alla musica è il nostro Hardy che, nel frattempo, si è messo in testa di produrre un gruppo di ragazzotti di quelle parti: gli Alliance.

Il leader del gruppo è il polistrumentista Roland Sheehan. Gli Alliance incidono un singolo nel ’67, "Somewhere They Can't Find Me"/ "(I'm Not Your) Steppin' Stone". Il disco se lo comprano giusto gli amici (e neanche tutti) ed il gruppo si scioglie, però nel frattempo hanno fatto un po’ di concerti e conosciuto i Jefferson Airplane e Roland è entrato a far parte di quella combriccola di amici.

El Ralpho

Insomma, pare che la cosa sia andata così: Homer si divertiva a comprare vecchissime auto usate destinate alla rottamazione; lui ed Hardy se ne andavano girando fino a che la povera carretta non tirava le cuoia e loro la lasciavano lì dove capitava.

Poi arriva la “Summer of Love” e i due decidono che la Louisiana gli andava troppo stretta, che poteva pure marcire lì dove il destino e la geografia l’avevano piazzata e che il posto dove era giusto stare, in quel momento, era la California.

Così si imbarcano su una di quelle vecchie auto, un furgone scassato, e se ne partono per Frisco dove, chiaramente, non arriveranno mai. Infatti il furgone tira le cuoia dalle parti di San Mateo.

I due si stabiliscono prima al 167½ della 17th Avenue e poi, all’inizio degli anni ’70, sbarcano finalmente a San Francisco in una specie di studio con tanto di palco, che chiameranno “El Ralpho”.

The Delta Nudes

Ben presto arriva il resto della combriccola: Eiland, Kennedy e Clem e poi anche Sheehan che arriva con un furgone pieno di strumenti musicali. Dopo un po’ si unisce a loro un tizio che bazzicava da quella parti, un tipo giusto, un chitarrista (e pure uno bravo!): Philip Charles Lithman. Il futuro Snakefinger.

Di Lithman, genio sbilenco e sfortunato andrebbe detto tanto, ma non è questo il luogo. Però voi, qualunque disco vi ritroviate fra le mani a suo nome (sia come Lithman che come Snakefinger) non lasciatevelo sfuggire!

Così, grazie agli strumenti portati da Sheehan ed ad un rudimentale banco di registrazione a due piste comprato da Charlie Bobuck (chi è Charlie Bobuck?), nascono i Delta Nudes!

Gran gruppo i Delta Nudes! Freakettoni e sperimentatori. Serissimi burloni che mischiano manipolazioni di nastri, folk ubriacone, jam lisergiche, musica aleatoria e tanto altro. Geniali cialtroni di cui nessuno saprà mai nulla per almeno una ventina d’anni, finché la futura Ralph Records non metterà in giro quei nastri.

Però, all’inizio non era la musica il principale interesse della nostra combriccola, ma il cinema.

L’idea era quella di realizzare un progetto denominato “Vileness Fat”, un film di circa quindici ore basato su di una complicatissima storia in cui si ritrovano due gemelli siamesi, un villaggio abitato da esseri con un braccio solo, carrelli della spesa che sparano bombe, sacerdotesse indiane, gang giovanili che si travestono da bistecche e molto altro.

Il film – naturalmente - non verrà mai completato.

N. Senada

"Se il pubblico vuole una musica perfettamente suonata, allora che ascoltino gli angeli. La musica umana dovrebbe poter inciampare nel modo più pietoso." - N. Senada

Nigel Sinatra, nato in Germania nel 1907 e morto da qualche parte degli States nel 1993, è stato un genio!

Musicista, filosofo, sperimentatore, viaggiatore, guru; è stato uno dei più importanti agitatori culturali del ‘900. A lui si devono – tra le altre cose – Le opere “Pollex Christi” e “Cantaten To Der Dyin Prunen”, oltre all’elaborazione della “teoria dell’oscurità” (l’opera d’Arte conserva la propria creatività ed integrità in quanto tale solo se nascosta al pubblico) e della “teoria dell’organizzazione fonetica” ((il musicista deve procedere partendo prima dai suoni che compongono la melodia piuttosto che dalla melodia stessa).

Nel 1970, Sinatra si era spostato dalla Germania alla California per cercare nuovi suoni e nuove idee; un giorno in un bosco dove stava registrando il canto di alcuni uccelli incontra Lithman/Snakefinger che se lo porta immediatamente dai suoi amici giù a El Ralpho.

Il pesante accento tedesco del grande compositore fa sì che i nostri credano che il suo nome sia N. Senada, la cosa piace così tanto al genio tedesco che egli adotterà, da ora in poi, lo pseudonimo di “The mysterious N. Senada”. (Certo in spagnolo “ensenada” o “en se nada”, “no se nada” hanno un significato che potrebbe dar luogo a vari giochi linguistici. Certo in quei giorni capt. Beefheart abitava ad Ensenada Drive giù a Los Angeles, ma sono casualità).

Senada diverrà presto il pensatore di riferimento dei nostri eroi.

Sarà lui che terrà a battesimo il nuovo gruppo di stanza a El Ralpho: i Residents (cioè un gruppo senza nome che poi verrà chiamato “The Residents”) che saranno i suoi più fedeli seguaci. Collaborerà con loro, organizzerà le loro prime performances (tra cui il tape “Baby Sex”), regalerà loro due canzoni (“Kamikaze Lady” e “Eloise”), suonerà il sassofono nei loro primi concerti ed indicherà loro la via.

Poi, Senada, nel ’74 scompare per riapparire due anni dopo, nel ‘76. Era partito per una spedizione nell’Artico, fedele alla sua convinzione che il cervello umano sia un raffinatissimo circuito elettrico che funziona meglio col freddo. Qui aveva vissuto con la tribù degli Eskimo. Al suo ritorno aveva portato in dono ai suoi amati seguaci degli strumenti del posto, delle registrazioni di musiche di quelle lande ed una bottiglia di pura aria dell’Artico. (Tutto questo sarà la base per l’album “Eskimo” dei Residents).

Senada si allontanerà dalle scene, riapparirà in concerto ancora nell’’87, poi si calerà nell’oscurità fino alla sua morte, nel 1993.

The Residents

I Residents sono un quartetto (esattamente come i fondatori della Cryptic Corp.: John Kennedy, Jay Clem, Homer Flynn e Hardy Fox. Ma questo è solo un caso!)

I Residents sono un terzetto: Randy Rose alla voce, Chuck (Charles Bobuck) tastiere ed electronics e Bob alla chitarra (ma questi – in realtà – sono solo i Residents, cioè la più grande cover-band dei Residents che si esibiscono in concerto al loro posto).

I Residents sono un duo: Homer (testi) ed Hardy (musiche).

Nessuno sa quanti e chi siano i Residents, c’è chi giura che tra di loro ci siano stati John Lennon e George Harrison, Capt. Beefheart e tutta la Magic Band, Les Claypool ed Helios Creed, Frank Zappa, Harry Partch, Elvis Presley, i Jefferson Airplane, i Devo e tanti altri.

Confusi?

Forse sarà il caso di cominciare dall’inizio.

Origini 1: Un bel giorno del 1971, Hal Halverstadt (il tizio che aveva portato Capt. Beefheart alla Warner Bros.) si vede recapitare un pacco contenente dei nastri musicali. La musica è bella strana, Hal ne apprezza l’originalità, ma a produrli non ci pensa proprio. Così rimanda il pacco indietro ai mittenti. Sul pacco, però, il nome di chi lo ha mandato non c’è, c’è solo un indirizzo. Così Hal rispedisce il pacco a “The Residents”, a chi ridiede lì, al 20 di Sycamore street, in quel di Frisco.

Quei nastri appariranno molti anni dopo sotto forma di album, il mitico “Warner Brothers Album” dei Residents, dapprima oggetto di culto carbonaro venduto a cifre da collezionismo terminale poi più volte ristampato (ed anche remixato) dalla Ralph Records.

Origini 2: Nel 1972 una cinquantina di persone scelte (tra cui personaggi come Frank Zappa e Richard Nixon) si vedono recapitare un doppio EP in vinile dal titolo “Santa Dog” che due musicologhi/ricercatori/musicisti di San Mateo (California), tali Tychobrahe Samuelsson e Vanadium Zukofsky, avevano assemblato con pezzi inediti a tema “natalizio” di gruppi da loro scoperti: Ivory and the Brain Eaters, TheDelta Nudes, The College Walkers e Arf and Omega featuring The Singing Lawn Chairs.

Qualcuno apprezza (il dj Bill Reinhardt che spingerà quei pezzi nei suoi shows), qualcuno non li riceve, come Frank Zappa, il cui indirizzo era sbagliato, qualcuno non gradisce il dono.

Lo staff del presidente Nixon (che non brilla certo per senso dell’humor) rispedisce il pacco senza neanche aprirlo all’indirizzo da cui è stato spedito: 20 Sycamore street, San Francisco. Ai residenti in quel luogo.

Comunque sia andata, adesso i Residents hanno un nome (e la consapevolezza che sarà difficile che qualcuno si azzardi a produrre la loro musica!). Così i loro amici Homer, Hardy, John e Jay decidono di mettere su la Ralph Records prima e la Cryptic Corporation poi, per gestire e produrre la loro musica e la Pore No Graphics per elaborare copertine e grafica del gruppo. Poi John e Jay se ne andranno nei primi anni ’80 lasciando tutto in mano ai soliti Homer e Hardy.

Chiaramente (CHIARAMENTE…..) i quattro amici non c’entrano niente col gruppo! Sono solo i loro managers e portavoce.

Il seguito sono 50 anni di musiche altre (e di storie pazzesche), aliene e stranianti. Folle coacervo di pop, psychedelia, avanguardia, musica concreta, rock, filastrocche ubriache…. Anticipatori di tutto quello che verrà, avanti fino ad essere “oltre”, assurdi e grotteschi, infantili e drammatici.

Insomma, in una parola: geni!

Dio

Non dico certo che anche questo sia farina del sacco di Homer e Hardy (anche se, sono sicuro, gli sarebbe piaciuto!). Personaggio con il miglior entourage di supporto in assoluto! Se ne trovano versioni in giro per ogni angolo del mondo. Quello più di moda dalle nostre parti ha avuto anche un figlio che, pare, abbia fatto una brutta fine.

Charles Bobuck

“Ciò che rendeva il mio lavoro così speciale era che scrivevo musica dopo essermi masturbato. C'era una spiegazione per questo: da bambino descrivevo sempre i miei incubi a mia madre picchiando su di un pianoforte e parlando con voci strane. Una volta raggiunta la pubertà, mi sono accorto che l’orgasmo aveva uno strano effetto uditivo su di me. Quando l’ho detto ai miei genitori, sono stato ricoverato in ospedale per vedere se avessi un tumore al cervello.

L’altro giorno mi sono masturbato dopo aver visto il Papa. Un bellissimo quartetto di ottoni mi ha riempito la mente.”

Charles Bobuck è Chuck il tastierista dei Residents o, meglio, Chuck è Charles Bobuck.

Charles Bobuck ha composto quasi tutte le musiche dei Residents.

Bobuck è nato in Texas nel ’45 (lo stesso anno di Hardy) ed è morto nel 2018 (proprio come Hardy).

Dal 2011 ha affiancato al lavoro coi Residents una prolifica carriera solistica. Più di una quindicina di lavori a suo nome o con altri pseudonimi (Roman de la Rose, Black Tar and Cry Babies, Bob Huck, Combo de Mecanico, Sonidos de la Noche….)

Ha smesso di suonare coi Residents nel 2015 per motivi di salute (proprio come Hardy!) e al suo posto è subentrato Rico.

Roman De La Rose

Bella invenzione “la donna (o l’uomo) dei tuoi sogni”!

Solo che, poi, tutti ci dobbiamo accontentare della “donna (o dell’uomo) della nostra vita”.Il che, a ben vedere, è anche un bene.

L’uomo della vita di Charles Bobuck è Roman. A Roman non interessa la musica di Charles, ma lui ha voluto lo stesso dedicargli questo disco.

Sonidos De La Noche

Carlos era il percussionista dei Reidents; poi – un giorno – ha litigato con Randy e se ne è andato.

Charles e Carlos hanno messo su un gruppo insieme: i Sonidos De La Noche.

Hardy Fox

Hardy Fox è il migliore dei personaggi creati da Hardy Fox.

Hardy, sul suo sito web, ha dichiarato che Hardy sarebbe morto nel 2018. Cosa che poi è effettivamente avvenuta sia per il personaggio che per il suo creatore.

Hardy ha inciso quattro dischi a suo nome ed uno insieme a Fred Frith.

Io sono molto legato a questo che porta il suo nome. E’ un disco scarno, lo diresti il disco di un cantautore, un Nick Drake con aggeggi elettronici ed effetti di studio al posto della chitarra. Piccole canzoni fragili e spoglie cantante con la voce sussurrata di un vecchio.

E’ un disco nudo in cui i testi hanno un ruolo finalmente centrale.

Ma penso che – forse – non è il disco che consiglierei per approcciarsi ad Hardy. Certo non lo è neanche il postumo “25 Minus Minutes” o il suo testamento “Rilla Contemplates Love” (un concept sui pensieri d’amore di un gorilla). Tutti più che eccellenti sia chiaro! Per iniziare, direi che la cosa migliore è ascoltarsi “A Day Hanging Dead Between Heaven and Earth”, il disco con Fred Frith.

“Eravamo sulla spiaggia, completamente rilassati e nudi. Fred cominciò a cantare sul ritmo delle onde. Io gli chiesi di poter registrare la sua voce. Poi, nel mio studio, rielaborai quei nastri e li dimenticai per qualche anno. Per caso rincontrai Fred e mi venne in mente di fargli ascoltare quei nastri. Così decidemmo di farci un disco intorno”.

E, adesso, dopo aver scritto tutte queste pagine su di lui continuo a non sapere chi diavolo era Hardy Fox, e non sono neanche sicuro di sapere esattamente quanti dischi (ed ha scritto pure un paio di libri) e con quanti nomi abbia inciso. Già con quello che c’è qui parliamo di oltre un centinaio di titoli!

E, vi giuro, ci sarebbero ancora un sacco di cose da raccontare: del popolo delle talpe, di rock nazista, di predicatori innamorati di gemelle siamesi, di linguaggi dimenticati dai poteri magici….

Ma, alla fine, forse l’unico che sa chi sia – davvero – stato Hardy Fox è il suo compagno Steven. Ma non credo che a nessuno verrebbe in mente di chiederglielo.

Dyin Dog

Perché mica finisce qui! I Residents sono ancora vivi e vegeti (Homer mica era un Resident…). L’ultimo disco è basato sulle musiche di Dyin Dog, un oscuro bluesman con cui aveva suonato Sheehan.

Lector

Nasce nel 2016 tra le pagine di un sito che, per somma altezzosità, si compiace di essere morto o morente da anni.

E’ un pedante, convinto di saperne a pacchi di musica. Uno strano musicofilo con un orecchio a transistor. Potrei raccontarvi della sua predilezione per la carta ammuffita dei vecchi libri o di certe sue manie….

Ma ho abusato davvero troppo della vostra pazienza e del vostro tempo e, poi, sarebbe davvero un’altra storia.

Completamente un’altra storia.

Elenco e tracce

01   A Song About You (02:09)

02   Name (02:30)

03   Talking To You (03:27)

04   South (03:25)

05   Walks In The Sand (03:26)

06   Yogurt (02:31)

07   The Bather (02:52)

08   Broken Hurt (05:02)

09   The Band Plays On (02:05)

10   Light Of Day (02:45)

11   Mess (02:27)

13   Christ (04:06)

14   Rather B U (03:11)

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