Se c'è una cosa che non sopporto dei rockettari e dei metallari (di cui faccio parte), è la scarsa apertura mentale: nel senso che i Metallica dovrebbero fare a vita "Master Of Puppets", i Megadeth "Rust In Peace" e...gli Harem Scarem "Mood Swings"! Sappiate che le persone (e i gruppo musicali) nel corso del tempo si evolvono! E quando fanno album buoni, non possiamo lamentarci ogni volta e dire "Bleah che schifo non è come X o Y!". E purtroppo la maggior parte delle volte succede proprio questo: si finisce per non considerare album eccellenti che sono stati lasciati nel dimenticatoio.
Infatti, gli Harem Scarem si trovavano a dover recuperare lo svarione avvenuto con "Voice Of Reason". Gionet, che aveva preso appuntamento da Cesare Ragazzi, non era già più della band dopo le studio session, ma questo problema era stato risolto subito con l'inserimento al basso di Barry Donaghy. Nel 1996, comunque gli Scarem faranno uscire "Live In Japan" per cercare di contenere i fans incazzati! Ma il problema era trovare una nuova dimensione, soprattutto musicale. E a dirla tutta, il gruppo canadese, con il loro quarto album "Karma Cleansing", datato 1997, ritroverà una vitalità che avevano perso da tempo, ma con un album completamente diverso (nuovamente!) e non legato per forza al trend del momento. Piccola curiosità: In Giappone uscirà come "Believe", con due canzoni diverse nella track-list: "Staying Away" cantata da Darren Smith e lo strumentale "Baby With A Nail Gun".
"Karma Cleansing" suona nuovamente hard rock, con ottime melodie e con punte di rock moderno, influenze pop alla Beatles e soluzioni strumentali del tutto inedite, con Harry Hess che ritorna finalmente a cantare e Lesperance che ritorna a ruggire. Un buon apporto lo porta pure Barry Donaghy e finalmente anche Darren Smith non si sente più legato come prima. Le canzoni sono quindi molto più naturali e meno forzate, più semplici nella stesura e molto accattivanti in certi frangenti. Passiamo dunque al consueto track-by-track.
Si parte con la grandiosa "Karma Cleansing": intro perfetto, con tastiera e batteria che si fondono, che lascia subito spazio a Lesperance, con un riff di chitarra veramente azzeccato ed Hess finalmente ispirato come prima: ottimo inizio! Segue "Cages", canzone forse leggermente più ordinaria ma giocata su una buona stesura ritmica e con un buon solo di chitarra. "Hail, Hail" è una semiballata incredibile, bellissima nel suo intercalare fra tastiere all'inizio, dalla batteria nel mezzo e poi dall'esplosione della chitarra di Lesperance: un pezzo bellissimo nulla da dire, giocato su una soluzione ritmica vincente! Le influenze beatlesiane si fanno sentire su "Morning Grey", un pezzo anomalo da parte degli Scarem, ma giocato su melodie di grande effetto. Arriviamo a metà disco con la rocciosa e bellissima "Die Off Hard", che ci dimostra come gli Scarem siano affiatati e dotati di un feeling fra loro incredibile: Hess interpreta in maniera superba, Lesperance fraseggia alla grande con la chitarra, Donaghy rende la canzone più sostenuta e Smith decora il tutto, dandoci dentro dietro le pelli. Altra ballata stupenda è la successiva "Rain" fatta di sola chitarra acustica, tastiera e voce: ed infatti Hess dà veramente il meglio di sé. L'unico punto debole lo si ha proprio nel pezzo successivo, ovvero "I Won't Be There" che è una canzone piuttosto ordinaria, che si salva solo per il buon solo di Lesperance. Come una mazzata fra i denti arriva invece "Victim Of Fate", canzone minacciosa sostenuta dal basso di Donaghy all'inizio e che prosegue con un grande Lesperance che apre ad un hard rock da brivido, oltre ad un ottimo coro ed inserimento melodico nel chorus: altra canzone semplicemente fantastica! Si chiude con la sostenuta "Believe" canzone molto interessante con un incipit punk, ma dotata di un'ottima apertura melodica e con "The Mirror", canzone lenta che non aggiunge nulla di spettacolare e alquanto ordinaria.
I tempi dell'esordio e di "Mood Swings" a mio parere devono rimanere un ricordo e basta: con quest'album e il successivo soprattutto, i 4 canadesi troveranno nuova linfa vitale e c'è da dire che comunque sia "Karma Cleansing" che "Big Bang Theory" (1998), restano molto attuali e freschi pure a 12-13 anni di distanza e questo la dice veramente lunga sulla proposta e sulla bellezza delle canzoni proposta dagli Harem Scarem, mica bau bau micio micio eh?
Elenco e tracce
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