E siamo passati al secondo lavoro degli Harem Scarem ovvero Mood Swings datato 1993. La formazione è la precedente dell'album di esordio cioè Harry Hess alla voce/tastiere, Pete Lesperance alla chitarra, Mike Gionet al basso (che sta perdendo capelli e diventerà quasi pelato su Voice Of Reason) e Darren Smith alla batteria.

Mood Swings rappresenta il capolavoro assoluto dei canadesi, un apice che non verrà più raggiunto dalla band di Ontario, ma questo non significa che la loro carriera andrà in scatafascio, anzi! Verranno fuori degli album veramente notevoli negli anni a seguire e parlo proprio di quei tanto bistrattati Karma Cleansing e Big Bang Theory, ma di questo ne parlerò in separata sede, Dio permettendo e, soprattutto, Debaser permettendo!

Ritornando a noi, Mood Swings evidenzia un indurimento del sound, puntando molto, questa volta, su un hard rock più robusto e molto vicino al class metal dei Dokken, dove, a farla da padrone, è molto spesso la chitarra di Lesperance. Il tutto, viene amalgamato comunque con bellissime melodie e coi bellissimi cori che avevano caratterizzato l'album d'esordio. L'album quindi punta su una maggiore fisicità e concretezza musicale, ma senza tralasciare la melodia ottenendo così uno dei lavori più riusciti in ambito di hard rock melodico e, mi sbilancio, pure in ambito hard rock in generale. E, come di consueto, il track-by-track.

Si apre subito in quarta, per non dire in quinta. Un intro minaccioso di Lesperance e un riffone micidiale apre una delle canzoni più belle e rock scritte dal gruppo: "Saviors Never Cry" è una canzone strepitosa, che possiede una vitalità pazzesca, con una prova al microfono strepitosa come sempre da parte di Hess, senza dimenticare l'apporto essenziale della restante sezione ritmica con Smith e Gionet. Segue un'altra mazzata nelle parti basse, con "No Justice", altro capolavoro della band, dove è di nuovo Lesperance a dettare verbo, con un assolo alle Extreme veramente notevole (e con vaghi riferimenti orientali). Ottimo il finale incalzante della canzone facendo notare così la versatilità enorme che possiede il gruppo. Arriva poi una ballatona elettrica come "Stranger Than Love", in cui ogni rockettaro che si rispetta, la può dedicare alla propria compagna per ottenere...ciò che desidera! Segue "Change Comes Around" con una intro decisamente interessante e un lavoro di chitarra di Lesperance veramente accurato. Stavolta la voce di Hess si adatta su toni anche più bassi, ma la cosa più bella di questa canzone è il finale alla Queen: grandissima canzone e altro capolavoro del disco!

Ci troviamo a metà disco con "Jealousy", canzone più riflessiva e più costruttiva rispetto alle bordate iniziali, si tratta comunque di una canzone molto bella e dolce, non una vera e propria ballata ma semplicemente un ottimo intermezzo, costruito su delle melodie efficaci e con quella classe che solo gli Harem Scarem hanno per natura. Le tastiere si fanno risentire (ma molto poco) su "Sentimental Blvd.", cantata dal batterista Darren Smith e dove stavolta Hess fa solo da corista nel bridge e nel chorus della canzone. Smith possiede un tono di voce piuttosto rauco, ma la canzone risulta gradevole e d'impatto in questa bellissima semi-ballata elettrica. C'è da far notare che questa canzone verrà ripresa da Hess nel suo album solista del 2003. Dopo lo strumentale atmosferico "Mandy", ritorna l'hard rock con "Empty Promises" che apre con un altro ottimo riff di Lesperance e prosegue con una certà fisicità per tutta la sua durata, con un ottimo break a metà canzone e un buon solo. "If There Was A Time" mostra un lato più intimista: anche qui la chitarra di Lesperance si fa sentire in tutta la sua maestria, ma si fonde in maniera perfetta con le melodie delle tastiere create da Hess e dalla sempre ottima restante sezione ritmica di Smith e Gionet. "Just Like I Planned" è una versione hard rock dei Neri per caso, una canzone che sembra essere fuori luogo, ma che nella realtà risalta le enormi abilità vocali di Hess e dei restanti membri del gruppo soprattutto a livello corale. Chiude l'album la bellissima "Had Enough" in cui i 4 canadesi sfoderano tutta la loro classe.

Tirando le somme abbiamo di fronte un vero capolavoro del genere come già specificato sopra. Negli anni a venire gli Harem Scarem perderanno un pò il filo ma riusciranno a produrre ancora buona musica.

Elenco tracce e video

01   Saviors Never Cry (04:03)

02   No Justice (04:36)

03   Stranger Than Love (03:58)

04   Change Comes Around (05:02)

05   Jealousy (04:10)

06   Sentimental Blvd. (04:23)

07   Mandy (01:56)

08   Empty Promises (04:19)

09   If There Was a Time (04:57)

10   Just Like I Planned (03:20)

11   Had Enough (03:56)

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Altre recensioni

Di  dreamwarrior

 Se avessero cominciato verso la metà degli anni '80 staremmo a parlare della più grande band di hard melodico di sempre!

 Mood Swing è la massima espressione del genere, difficilmente si può trovare un lavoro più completo.