Ci sono band che hanno avuto la sfortuna di nascere nel momento storico sbagliato e di non aver potuto cavalcare l’onda favorevole riservata, invece, a colleghi magari meno bravi, ma molto più fortunati. Nell’ambito dell’hard rock melodico un esempio è dato proprio dai canadesi Harem Scarem: debuttanti agli inizi degli anni ’90, in piena era grunge, pur ottenendo un notevole consenso di critica, non hanno mai potuto avere l’attenzione riservata a gente tipo Bon Jovi, Def Leppard e Journey e quel consenso di pubblico troppo affaccendato  a ricercare le nuove tendenze del momento. Il fatto che la band sia sopravvissuta ai fenomeni di passaggio ed ancora oggi riesca a produrre ottimi lavori, lascia un po’ con l’amaro in bocca: se avessero cominciato verso la metà degli anni ’80 staremmo a parlare della più grande band di hard melodico di sempre!

Il singer Harry Hess ed il talentuoso chitarrista Pete Lasperance (soprannominati i Lennon/Mc Cartney dell’AOR) sono le menti di questa straordinaria fucina di melodia che, dopo lo splendido omonimo debutto del 1991, bisseranno il successo due anni dopo, con questo Mood Swing, all’unanimità considerato il loro capolavoro.
La band riesce a creare un sound personale, fatto di ottimi riffs di chitarra , ma senza quella pomposità creata dalle tastiere e quell’ammorbidimento tipico di molte band del genere. Basta ascoltare l’opener Saviour Never Cry per renderci conto che i quattro ragazzi (a Hesse e Lasperance si affiancano il batterista Darren Smith ed il bassista Mike Gionet) non scherzano ed accanto ad un notevole impatto sonoro riescono a confezionare refrain memorabili. Lasperance pur non essendo uno shredder estremo riesce a mettere le note giuste al posto giusto e a regalare assoli assolutamente spettacolari, la sezione ritmica è potente e precisa e ad accompagnare Hesse vi è l’utilizzo dei cori che molto ricorda i Def Leppard, soprattutto nelle successive No Justice e Stranger Than Love.
Con il brano Change Comes Around i canadesi creano il capolavoro: un granitico riff introduce un cantato minaccioso, ma quando parte il ritornello ci troviamo di fronte ad uno dei più bei refrain mai ascoltati, con un assolo centrale di Lasperance da brividi. E’ ancora Lasperance ad essere protagonista nella successiva Jealousy dettando un blues su cui, immancabilmente, si stampa AOR cristallino al 100%. In Sentimental Boulevard tornano a fare capolino i Def Leppard, ma senza essere tacciati di plagio, per carità, mentre ancora gloria per Lasperance con l’ottima e breve strumentale Mandy. In Empty Promises la band suggella l’incredibile capacità di unire potenza e melodia, mentre If There Was A Time ci regala ancora momenti di alto rock adutlo che il 90% delle altre band non riuscirebbero a creare in 100 anni di carriera.
Just Like I Planned è un brano a cappella, in cui la band mette in risalto le qualità vocali, senza necessità di strumentazioni. Head Enough inizia con un virtuosismo di Lasperance degno dei migliori guitar hero e prosegue con una irresistibile cavalcata hard e con il solito ritornello cantato a squarciagola.

Siamo di fronte ad una delle massime espressioni del genere, difficilmente si può trovare un lavoro più completo di Mood Swing, e gli stessi Harem Scarem, pur sfornando altri lavori spettacolari, non potrebbero riuscire a  creare di meglio.
Il capolavoro di una delle più grandi AOR band di sempre.

 

Elenco tracce e video

01   Saviors Never Cry (04:03)

02   No Justice (04:36)

03   Stranger Than Love (03:58)

04   Change Comes Around (05:02)

05   Jealousy (04:10)

06   Sentimental Blvd. (04:23)

07   Mandy (01:56)

08   Empty Promises (04:19)

09   If There Was a Time (04:57)

10   Just Like I Planned (03:20)

11   Had Enough (03:56)

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Altre recensioni

Di  Harem 78

 "Mood Swings rappresenta il capolavoro assoluto dei canadesi, un apice che non verrà più raggiunto dalla band di Ontario."

 "Saviors Never Cry è una canzone strepitosa, che possiede una vitalità pazzesca, con una prova al microfono strepitosa come sempre da parte di Hess."