Beh, partiamo dalla copertina. Il fantastico fustino di detersivo riporta intanto un warning: "This album to be played at full volume for maximum effect". Sul retro, giustamente gli ingredienti, ovvero 33 e 1/3% di Jorma Kaukonen, di Jack Cassidy e Bob Steeler e le caratteristiche del prodotto, ovvero:"...pure, unadulterated sound with amplified necessary polytonal ingredients to handle heavy loads". Straordinaria inversione di tendenza per gli ex Jefferson che lasciano l'old fashion dei primi lavori per un disco assolutamente fuori dai propri schemi. America's choice e' rock allo stato puro, della migliore tradizione americana. Si parte piano con Sleep Song, che sicuramente non tradisce l'affezzionato ai primi Hot, completamete spiazzati dalla successiva Funky #7, scansione fusion al limite della jam session. Solo Walkin' Blues di Robert Johnson riporta alle radici, non fosse per la successiva Invitation che rompe ancora con il passato e aumenta il tono muscolare del disco. Perla del disco è per quanto mi riguarda Hit Single#1, rock blues stupendo, con inserti Hendrixiani deliziosi. Riff incalzanti e basso pressochè perfetto per un sound di rottura con i precedenti lavori in studio. Purtroppo America's choise rimarrà un caso unico nella produzione del Tonno Caldo, i successivi riprenderanno bene o male la tradizione (eccetto Yellow Fever, anche se troppo "pesante" e nevrotico). 4/5

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