Dopo aver trascorso gli anni Duemila piuttosto sottotono, con album considerati poco incisivi e ottimi cantanti poco valorizzati (leggi: Tim Owens), da qualche anno a questa parte sembra che gli Iced Earth stiano non dico vivendo una seconda giovinezza, ma almeno siano tornati a godere di una certa popolarità, soprattutto grazie ad una stabilità dietro il microfono, finalmente raggiunta con l’arrivo in formazione di Stu Block, che mancava ormai da troppo tempo.

Se gli ultimi album del combo di Tampa sembrano mostrare un gruppo ancora vitale e ben lontano dal volere gettare la spugna, è inutile negare che le prove migliori di Jon Schaffer e soci siano state offerte negli anni Novanta, periodo durante il quale gli Iced Earth furono tra i protagonisti del ritorno in auge dell’heavy metal più classico, ai tempi fin troppo presto dato per spacciato dall’avvento di alternative metal e nu metal.

Certamente il punto di svolta fu l'arrivo, in occasione del terzo CD, del cantante Matt Barlow, che per anni, con il suo cantato stentoreo e riconoscibile, avrebbe rappresentato la marcia in più di un gruppo ormai pronto per il grande botto. Della stessa opinione dovette essere, nel 1997, il “grande capo” Jon Schaffer quando si trattò di far arrivare alla Century Media il nuovo disco degli Iced Earth, un’antologia di vari pezzi scritti nei dieci anni precedenti, risuonati, remixati ma, cosa più importante, tutti ricantati dal buon Matt.

Il chitarrista, nelle note presenti all’interno del disco, ci tiene a renderne chiara la “filosofia” all'ascoltatore: recuperare i brani più rappresentativi e offrirne una nuova versione, possibilmente “definitiva”, lasciandosi alle spalle registrazioni discutibili e cantanti non sempre all'altezza. Si è lavorato con scrupolo, va detto: di alcuni pezzi sono state riregistrate solo le parti vocali, di altri solo le chitarre, per altri ancora si è messo mano al missaggio, andando a “correggere” ciò che, con le orecchie di dieci anni di carriera, non soddisfaceva più di tanto.

“Days of Purgatory” è un disco fondamentale? No, assolutamente, ma è un ottimo compendio della prima parte della carriera degli Iced Earth, risultando essere un prodotto valido sia per chi del gruppo ha già tutto ma proprio non ce la fa ad avere un “buco” nella collezione, sia per quello che si stanno avvicinando alla discografia degli americani solo adesso.

Il power/thrash della Terra Ghiacciata è sempre stato riconoscibile al primo ascolto: brani “quadrati” e buon lavoro di chitarre, il tutto condito da un cantato capace di dividersi tra passaggi soffusi e screaming priestiani.

Buona parte dei pezzi qui recuperati proviene dai primi due dischi, “Iced Earth” del '91 e “Night of the Stormrider” dell'anno dopo, con l'LP d'esordio rivisitato quasi per intero, mentre per i brani di “Burnt Offerings” ci si è limitati ad un puro remix. Il risultato generale convince, rendendo il tutto molto godibile.

La proposta degli Iced Earth forse non è delle più immediate, trattandosi di un power metal molto diverso da quello di matrice europea di Helloween o Statovarius: ci sono buone melodie ma non pensiate a ritornelli da cantare a squarciagola, così come si viaggia su ritmi sostenuti, ma nulla a che vedere con le batterie “ad elicottero” di tedeschi e svedesi. Forse ad un ascolto superficiale Jon Schaffer e compagni potrebbero non dire un granchè, ma se ci si vuole concedere il piacere di dedicargli del tempo si scoprirà un metal evocativo e pieno di sfumature.

I pezzi da non perdere? “Angels Holocaust”, “Stormrider” e “When the Night Falls”. Discorso a parte merita l'accoppiata “Travel in Stygian/Dante's Inferno”, un autentico tour de force di venticinque minuti tra visioni demoniache e gironi danteschi.

Pronti ad iniziare il viaggio sul fiume Stige?

  1. Enter the Realm

  2. Colors

  3. Angels Holocaust

  4. Stormrider

  5. Winter Nights

  6. Nightmares

  7. Before the Vision

  8. Pure Evil

  9. Solitude

  10. Funeral

  11. When the Night Falls

  12. Burnt Offerings

  13. Cast in Stone

  14. Desert Rain

  15. Brainwashed

  16. Life and Death

  17. Creator Failure

  18. Reaching the End

  19. Travel in Stygian

  20. Dante's Inferno

  21. Iced Earth


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