In un paese ormai dominato da immondizie musicali per dirla alla Battiato maniera, un gruppo di ragazzi, ha pensato bene di emigrare in Spagna per creare un complesso e distribuire un pò di buona musica alle orecchie nazionali e internazionali, per chi volesse ascoltarla ovviamente. Io ho scelto di ascoltarla e invito, per quanto fosse possibile a farlo anche a voi. In Italia ormai siamo costretti, in alcuni casi nostro malgrado, ad ascoltare pattume ignobile e raccomandato tipo Marco Carta, pattume vergognoso e prostituito tipo Anna Tatangelo, pattume matricolato e prostituente tipo Gigi D'Alessio, (e vendono pure...). Per non parlare di quel pattume stereotipato kitsch-esacerbante che bombarda le festacce di 18 anni e le discoteche.

Gli artisti che hanno talento risultano, nella maggior parte dei casi incompresi o musicalmente "poco chiari". Sarà per l'alto tasso di ignoranza e ottusità tracimante ma in Italia vendono poco/pochissimo e di conseguenza vendono tanto/tantissimo all'estero. Da noi, si sa, funziona il trash, reality show, musicaccia orripilante, prostitute che infestano audio e video a suon di dollaroni e qualcuna è anche candidata al governo... mentre i talentuosi, dagli studenti agli scienziati passando per i professionisti con una capatina dagli artisti ed una, perchè di strada, dai musicisti, registi, attori, se ne hanno la possibilità vanno fuori per ottenere il successo che meriterebbero in patria oppure crollano nel peggiore degli oblii.

Il gruppo in questione si chiama "If", quintetto tendente al prog e all'indie, con uno stile niente male. La loro opera è "Morpho Nestira", prodotta da un membro del gruppo e che sta riscuotendo il giusto e tanto agognato successo fuori dai confini nazionali. Paolo De Santis sprigiona il risultato dello sfruttamento di diaframma, Dario Lastella si occupa di dare un suono alle chitarre, Francesco Bussoli lo si trova al reparto basso in cerca di un ritmo da cucire alle canzoni, Claudio La Penna combatte con gli omini bianchi e neri delle tastiere e Luca Di Pardo si impegna a fornire un commento percussionistico a tutto ciò.

Il risultato è davvero molto buono. Gli assoli di chitarra non sono mai forzati e mai sporchi. I giri di basso sono interessanti e le melodie in alcuni passaggi risultano anche sperimentali. Tra un incipit iberico e uno sfottò alle televendite per ridicolizzare la vergogna del materialismo più bieco, i ragazzi ci sanno fare e questo è l'importante. Evidenti sono le influenze ma credo che ciò sia del tutto normale e ad ogni modo è sempre meglio ascoltare un lavoro influenzato dai Radiohead, dai Notwist, dai Rolling Stones, dai Pink Floyd, oltre ad una metrica sapientemente costruita che le influenze prodotte dall'ammasso di vari tipi di pattume differenziato, che non è plastica, ferro, carta, rifiuti organici, ma plasticaccia, ferraglia e Carta.

Gli If per farsi comprendere sono scappati in Spagna e si stanno facendo valere. Lì non c'è nessun festival di Sao Remos per trampolinare robaccia e nessun programma materializzaciarpame tipo "Amigos de Maria De Felipe". Gli If hanno raccolto il loro fardello e le stanno suonando di santa ragione. Provate ad ascoltarli e vi renderete conto che c'è ancora un pò di musica nuova che si può ascoltare.

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