Il Bacio della Medusa è uno dei gruppi di prog italiano più validi in questo momento: Deus lo vult, un cd dalla breve durata (circa 35 minuti) destinato a diventare un oggetto di culto è il loro terzo lavoro.


Come per il precedente, ottimo, Discesa agli inferi di un giovane amante anche in questo nuovo lavoro il concept è molto importante ed è incentrato sulla Prima Crociata del 1095 voluta da Papa Urbano II. La storia narra la vicenda di Simplicio, un “signorotto” del contado di Perugia che, in preda ad un entusiastico slancio religioso, si aggrega ai Crociati nella speranza di ottenere dei vantaggi: la sorte non lo aiuterà e tornerà così a casa nella speranza di trovare conforto nelle braccia di sua moglie; purtroppo lo attenderà un’amara sorpresa in quanto troverà la moglie a letto con il prete e, in preda alla rabbia e allo sconforto, deciderà di dar fuoco alla sua abitazione e uccidere i due amanti.


Musicalmente l’album è di notevole livello, caratterizzato da sonorità grezze e dure di grande impatto che ricordano gruppi leggendari del prog italiano come Biglietto per l’inferno e Il Rovescio della Medaglia. L’uso del mellotron da’ un tocco sinfonico e inedito al sound del Bacio come si può ascoltare nell’iniziale e delicata Invocazione alle Muse, una traccia suggestiva e di grande atmosfera che immerge in un’altra dimensione temporale. Il successivo Indignatio è indubbiamente il pezzo forte di Deus lo vult: si tratta di un lungo viaggio storico (parla degli infedeli in Terra Santa) e musicale – circa 8 minuti – che mostra la maturità del sound raggiunto dal gruppo, grezzo, cupo e articolato, con un eccellente uso del sax che richiama i Van Der Graaf Generator e i King Crimson. Il breve brano Urbano II bandisce la Prima Crociata rievoca le antiche feste medievali, mentre Simplicio è una stupenda ballad con un Simone Cecchini molto ispirato e con liriche stupende come non mai. La title-track è un altro dei picchi del disco, un pezzo tiratissimo e trascinante con nitidi elementi metal: la voce ricorda da vicino Ian Gillan e l’uso del flauto à la Jethro Tull è efficace; nel finale ci sono ancora richiami crimsoniani. La breve Verso casa è caratterizzata da atmosfere tulliane e lascia il posto all’ultima traccia La Beffa, in cui Simone Cecchini mostra tutta la sua carica teatrale e istrionica in un finale ricco di pathos e energia.


Qualcuno potrà trovare Deus lo vult troppo breve ma questo non è necessariamente un difetto. Il Bacio della Medusa conferma tutto il suo valore e sicuramente sarà in grado, in futuro, di rinnovare di nuovo la gloriosa e inestinguibile fiamma del prog italiano.

Elenco e tracce

01   Invocazione Alle Muse (02:02)

02   Indignatio (Infedeli In Terra Santa) (08:03)

03   Urbano II Bandisce La Prima Crociata (03:07)

04   Simplicio (04:27)

05   Deus Lo Vult (07:15)

06   Verso Casa (03:49)

07   La Beffa (Non Un Trono, Non Un Regno...Solo Sdegno) (05:10)

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