Una bomba cazzo!!! E' una bomba sto disco... veramente bello.

Tutto fila a pennello. Musica potente, basso-batteria da paura, testi commuoventi... e io me ne sto innamorando. Il perchè non lo...sarà che il signor Pierpaolo Capovilla (basso e voce degli uomini unidimendionali e qui solo alla voce) ti impone il suo spettacolo di sangue, sbronze, merdate varie, e con la consapevolezza di dire realmete qualcosa ti vomita addosso la sua inquietudine nei confronti della vita e di come andrà a finire tutto puttane.

"Vita mia" primo pezzo dell'album si dimena tra riff belli pesanti sostenuti da un basso bello tondo e ragionevole. la batteria pulsa e cazzo quando arrivi a new york dopo aver sorseggiato pernaund al boulevare stai dimenando la testa come un'osseso. neanche fossero lì difronte a te a suonare... senti questa qui come è bella..."Dio mio" ti impone un arpeggio alla jesus lizard... gran cazzo di complimento per un chitarrista che in questo caso è Gionata Mirai, voce e chitarra dei Super Elastic Bubble Plastic, e poi tanti stop&go veramente efficaci. Dopo il basso, sempre bello tondo e ragionevole, ti ingoia!!! Indietro non si torna quest è poco ma sicuro.
"E lei venne" si racconta come canzone pienamente attraverso il suo testo... "sta sera mi sbronzo di brutto e alla fine mi sdraio per terra e dormo come un cane. mi passasse sopra un tir o un intercity, io me ne frego, me ne frego di dio, me ne frego del demonio, me ne frego dei sacramenti, me ne frego di te"
"Compagna teresa
" parte tiratissima e ti stende fino a quando non arriva la voce, perfetta su basso-batteria, fino all'incredibile ritornello che ti rapisce. il tutto si mischia, si intreccia, in un finale vorticoso dove è la chitarra a fari girare e rigirare fino al nuovo ritornello... ed è lì che ti viene in mente una sola parola: CAZZO!

"L'impero delle tenebre" è una canzone apocalittica che ti lascia dubioso... è vero: abbiamo perso. abbiamo perso a priori e in ogni caso comunque vada abbiamo perso e ti ci perdi per davvero per questa fitta selva di riff sostenuti dalla batteria che te la immagini con le pelli scavate e sporche del sangue che coggiola dalle mani (il picchiatore in questione è Franz Valente ed è per me il sublime... come guardare una tempesta). Ora, in "Scende la notte", è tempo di riff che poi lasciano basso,voce e batteria a viaggiare splendidamente (il basso lo suona, per la cronaca, Giulio Ragna Favero, ex stilosissimo chitarrista de one dimensional man) fino al ritornello che scoppia... con "sei solo, semplicemente solo"... e sono brividi.
"Carrarmatorock" si apre con la batteria... punta, mira... è tutto ok. In questa canzone il gruppo si emancipa dal mondo... è musica nuova questa qui. Per l'appunto è un "carrarmato di rock per te che ti faccia morire di musica e non di paura".

"Il turbamento della gelosia" è la canzone che preferisco e che trovo più biografica. Qui il tiro si abbassa un attimo per dare spazio alle parole con dei fuori-metro tanto cantautorali quanto affascinanti. Il tutto suona sempre deciso con una chitarra affilatissima che sembra impazzita per tranquillizzarsi nel lirismo finale. Rallentati i ritmi si arriva a "lezione di musica". Pezzo suadente che ti ricorda i Gun Club più lenti e meno ubriachi. Sembra una ballad ma chi ci crede? Io no e, nemmeno loro mi sa, infatti arriva il distorto furente che ti spiazza! Chitarre acustiche? Oh cazzo rallentano ancora? Ma non era post-hardcore? "La canzone di Tom" così comincia: chitarre acustichedal suono nitido...breve crescendo...1,2,3,4...go. Brividi e nient'altro. Il disco si chiude "Maria Maddalena" altro caso strano della vita.

Il bello di sto gruppo e che ti impone i loro ascolti (Melvins, Jesus Lizard, Shellac, Scratch Acid) convincendoti, facendoti senrtire a tuo agio, ma poi all'improvviso li sorpassa, li calpesta, gli piscia sulle scarpe, con un irriverenza che non immaginavi e che ti lascia sbigottito. Abbracciano tanto il post-punk quanto il cantautorato italiano. Veramente un discone, forse il più bello da un pò di anni a questa parte!, che ti fa muovere il culo, ti fa cantare e ti fa commuovere, il tutto seguendo la propria alienata strada... tanto indietro non si torna.

Carico i commenti... con calma