Il 1993 vide la morte di euronymous da parte di varg vikersen mettera fine alla sua vita, la mente della one man band burzum.

Questo tragico evento diede via alla vertiginosa ascesa del black metal, che nel giro di anni diventerà un fenomeno di largo uso. Il 1993 salì anche la scalata al sucesso degli immortal, il massacrante 'pure holocaust' usci proprio quando i mass media puntavano proprio sulla scena norvegese. Consci dal problema abbath e demonaz parteciparano al 'fucking christ tour' nel dicembre dello stesso anno.

Questa serie di concerti in compagnia di rotting christ e blasphemy si rivelo un buon sucesso di critica e fece guadagnare agli immortal una buona fama. La risposta del pubblico incremento la fiducia dei musicisti; abbath e demonaz vivesero un momento di grande euforia. Molte band neonate diedero la propria musa agli immortal. La violenza e le velocità massacranti di 'pure holocaust' spinsero sempre di piu a pigiare sull'acceleratore. Gli immortal non temevano rivali; demonaz disse in un intervista che il suo prossimo album si chiamera 'battles in the north' e sarà ancora piu veloce l'album disse che era un misto tra il massacro di 'pure holocaust' e le parti acustiche di 'diabolic fullmoon mysticism' che erano assenti su 'pure holocaust'.

L'album si apre con la titletrack finalmente gli immortal usano questo titolo, il terzo album degli immortal contiene musica forgiata nel sangue e nella neve; la titletrack non lasci dubbi a proposito. Velocissima e violenta come la furia degli elementi; gli immortal hanno volute spingere le intenzioni di pure holocaust , i suoni sono trasportati come il vento e la neve in dicembre. Con la loro musica  gli immortal evocano combattimenti sulle montagne innevate, il cielo innevato frusta i volti dei combattenti con lacci di gelida neve. Gli immortal non sono mai stati cosi ostili. La seconda traccia e ritmata da un ritmo piu oscuro rispetto all'opener, i riff sono semplici ma la carica e insoppartabile, il testo e un invito a sentieri notturni che non esistono. "descents into eminem of silence" ha un appeal melodico sebbene non cedi a compromessi. Il riff a centro canzone è molto bello; nascosto dal mitragliare della batteria e dall'distorsore. Il testo parla di un antica conoscenza che porta diventare custodi di qualcosa che non si sia. Non vi elenco tutte le tracce arriviamo all ultima traccia del cd cioe "blashimir might ravendark" che gode di un riffing ben immediato e in apertura presenta un riff di chitarra molto atmosferico, se la tensione e arriva allo spasimo del cd verso la fine gli immortal rifiatano, sorpredentemente arriva una tastiera infine viene preso il riff principale e viene ripetuto fino alla fine .

"Battles in the north" è il capolavoro degli immortal una grande prova di talento, creatività, ispirazione per un gruppo che si è sempre evoluto.

Hail immortal

Hail sons of northen darkness

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