Perché denigrare il neo-progressive... di fronte a lavori di notevole caratura come questo??? Non è una bella cosa per chi scrive, ma sento molti puristi del progressive rock criticare fortemente il filone neo-progressive per via del suo presunto essere fortemente derivativo ed imitatore dei gruppi classici. Io sinceramente non sono d'accordo al 100% perché è vero che c'è una derivazione, ma allo stesso tempo i gruppi di questo filone utilizzano suoni decisamente più moderni e spesso più vari. Io sto decisamente dalla parte di chi la pensa come me!

Questo incredibile album dimostra pienamente quanto detto sopra! Gli IQ avevano pubblicato alcuni anni prima il capolavoro "Ever", che vedeva il ritorno del cantante Peter Nicholls e li riportava a sonorità più marcatamente prog dopo i falliti tentativi commerciali di fine anni '80. A quattro anni di distanza, nel 1997, ci riprovano con uno splendido doppio concept album intitolato "Subterranea", basato sull'esperienza di un uomo che, oggetto di un esperimento, è costretto ad un'avventura sotto terra, come evocato dal titolo.

Musicalmente siamo di fronte ad uno dei prodotti più eccelsi del neo-prog. Rispetto ad "Ever", dalle sonorità più delicate e neo-romantiche, qui ci troviamo davanti ad un sound leggermente più oscuro (in sintonia con quanto raccontato nel disco) e rockeggiante, ma sempre in grado di lasciare spazio a momenti più sognanti. Un punto di forza dell'album è a mio avviso la buona varietà di soluzioni presenti in questo disco e la grande disinvoltura con cui essa viene affrontata a seconda di ciò che bisogna trasmettere. Vi sono brani più movimentati, brani più melodici, brani che alternano; brani più lunghi, brani di durata nella media e anche intermezzi strumentali di grande fattura.

È difficile fare un elenco dei brani migliori, è semmai più comodo dire quali sono i meno belli perché qualsiasi sia l'impostazione del brano la qualità rimane sempre molto elevata e il sound... da brivido! Fra i brani di lunga durata rendono bene soprattutto "Failsafe", con belle chitarre e con il suo splendido intermezzo tastieristico delicato e "Somewhere In Time" con la sua splendida intro sognante (una delle migliori) ma anche la suite conclusiva "The Narrow Margin" è tanta roba e anche "Tunnel Vision" sebbene sia un gradino sotto si distingue per un ritornello decisamente canticchiabile e i due minuti di tastiere finali davvero capolavoro. Ma anche quando si va sulla breve durata penso che inchinarsi sia d'obbligo: a testimonianza di ciò ci sono brani come "Speak My Name" e "The Sense In Sanity" con le loro atmosfere quasi abissali propiziate da un Martin Orford in grande spolvero (splendidi i suoni nella seconda).

Ma il sound rimane incredibile anche quando si tratta di un semplice intermezzo di due minuti o anche meno: basti soltanto ascoltare l'inquietante "King Of Fools" o le strumentali "The Other Side" (molto da documentario) e "State of Mine" (con la sua chitarra potente e i suoi bei solo di tastiera). E il lato più orecchiabile? C'è spazio anche per quello, "Unsolid Ground" si potrebbe definire pop-rock. In ogni caso l'album non va mai sul prolisso; anche se magari a volte si ha la sensazione di sentire un po' gli stessi suoni (o anche gli stessi temi, dato che si tratta di un concept) in realtà ascoltandolo a fondo ci si accorge che non è proprio così. Le chitarre di Mike Holmes suonano in diversa maniera a seconda di ciò che bisogna comunicare, a volte più forti a volte più delicate; e le tastiere di Martin Orford sono davvero le artefici delle varie atmosfere che fanno capo all'album: sempre vari i suoni utilizzati, talvolta più standard, talvolta davvero strabilianti, sia nei sottofondi, che nei passaggi melodici, quanto negli stupendi assoli (come quello finale di "Sleeples Incidental"). Tutto sempre con grande ordine e coerenza.

La band è nel suo momento migliore; negli anni 2000 faranno ancora grandi dischi ma l'ispirazione dei due realizzati nei '90 non sarà mai superata.

In ogni caso dopo aver ascoltato l'opera nella sua interezza bisogna ricredersi su tutto ciò che si è pensato, sentito dire e magari anche detto sul neo-prog. Il neo-prog non è una manifestazione di nostalgia come spesso si dice... ma una nuova manifestazione di creatività!

Elenco tracce testi e video

01   Overture (04:20)

02   Provider (01:54)

03   Subterranea (06:08)

04   Sleepless Incidental (01:31)

05   Failsafe (02:37)

--Instrumental--

"Do you seek enlightenment
Are you to frightened to speak?
Short of experience here where the flesh is so weak
Trust in these hands, let them attend to you
We understand, we all intend for you
To stand among friends"

"Are you remembering
Do I revive your neglect, my one?
A price must be paid for your sin
And I'm here to collect
All that you are is all that you'll ever be
Unless on your hands and knees
You put all your faith in me"

Leave me alone, I don't belong here
I'm not your candidate, guaranteed failsafe
I'm on my own

--Instrumental--

I don't know, I don't know

Bible bashing fashion victim
Should have kicked him
When he couldn't get arrested
Uncontested will to carry on is gone
Inside his head, he's dead
He said, "I never was alive
I died with knives and nails and nightingales
This is all the anger I can hold"

Kennedy, remember me, I cannot bury you
Until I stare into the mouth of hell
Time alone will tell me how to
Spend the time alone without you
Listen to the songs about you, run for cover,
Gunners unrevealed will aim to please another son

I can't go on, help me make that Golden Dawn
Because for all we know we're done and dusted
Must it end like this, here and now, here and now?

I don't belong here
There's nothing now my eyes can recognise
I'm all wrong here, let me go, I'm not for changing
I don't belong here
I'm not your victim and I don't believe
I'm not strong here, no religion, nothing more
I'm telling you know, I'm not your candidate
Guaranteed failsafe
I'm caught in a headrush
I'm out of control

06   Speak My Name (01:57)

07   Tunnel Vision (08:59)

08   Infernal Chorus (03:35)

09   King of Fools (10:06)

10   The Sense in Sanity (04:36)

11   State of Mine (06:42)

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