Un disco magistrale contenente una suite ( "The last human gateway" ) che vale una intera carriera!
"Tales from the lush attic" è il primo album della prog band britannica IQ. Pubblicato nel 1983, qui colgo l'occasione per consigliarvi vivamente l'ascolto e l'acquisto della versione restaurata in cofanetto del 2013 che a distanza di 38 anni rende finalmente giustizia ad un album capolavoro, ma originariamente pubblicato con una non ottimale qualità audio, data dalla registrazione avvenuta nel 1983 con scarsissime risorse economiche.
Qualcuno non conosce gli IQ e vuole cominciare a scoprirli con questo loro disco d'esordio? Perfetto! La prima traccia del disco è il miglior approccio che si possa desiderare. "The last human gateway" è il brano più bello della loro discografia, nonché una delle suite più scorrevoli e stupefacenti dell'intera storia del rock progressivo! 20 minuti in cui si alternano passaggi romantici, incalzanti e virtuosismi strumentali. Quando Peter Nicholls pronuncia i primi versi del testo: "across the plateau no cloud storm the sky..." si resta di sasso nell' ascoltare una voce talmente toccante e così simile nell' impostazione a quella di Peter Gabriel!
Segue "Trough the corridors" che rappresenta un ottimo esempio di come riuscire a fare prog in un brano di soli 2.35 minuti.
"Awake and nervous" (7.45 minuti) rapisce con il suo magnetico intro tastieristico guidato dalle sapienti mani di Martin Orford. Il brano è una ballad progressive di elegante fattura.
"My baby..." (diminutivo del lunghissimo e singolare titolo del brano) è un breve ed elegante intermezzo pianistico di stampo puramente classico. Preludio al monumentale finale progressive che ci attende nell'ultima traccia del disco .
"The enemy smacks" è il definitivo capolavoro del disco che consacra "Tales from the lush attic" a pietra miliare tra gli album new prog (e non solo). Intro frenetica alle tastiere, susseguente chitarra elettrica dapprima aggressiva e poi discorsiva ad introdurre le strofe cantate ad una metrica che rievoca i versi di "White montain" dei Genesis nell' album "Trespass". Poi uno sbalorditivo intermezzo di chitarra elettrica del grande Mike Holmes seguito da un assolo acrobatico di synth che fa da preludio ad un oscuro momento in cui le luci si spengono e tutto si ferma, tranne delle crepuscolari e ossessive tastiere che fanno sottofondo ad un cantato tormentato e teatrale. Ciò che segue è un folle intreccio di note, un altro assolo meraviglioso di chitarra e un nuovo momento teatrale d'organo in cui il cantante canta barcollante gli effetti della droga sull'uomo (vestito nei concerti live da un inquietante mantello e maschera horror). Così si chiude questo meraviglioso album!
Nella versione remix del 2013 sono presenti ulteriori bonus track, file audio originali e demo, un booklet ricco di foto e racconti sulla genesi del disco + un DVD in cui gli IQ eseguono integralmente l'album in un live del 2011. Un prodotto che ogni fan del prog non può non possedere nella sua collezione!
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