Tardo Pede In Magiam Versus (1972) degli Jacula resta è un disco oscuro e sotterraneo e, ancora oggi, non ha perso il suo fascino occulto. Il disco veniva venduto proprio assieme alla rivista Jacula, il fumetto porno-horror. I detrattori sostengono che Tardo Pede In Magiam Versus sia un disco mediocre. Ma non è questa la mia opinione: all’epoca dell’uscita la musica era molto originale: non c’era la batteria e il suono era caratterizzato da un bell’organo da chiesa e da atmosfere gotiche un po’ naif ma molto efficaci. Un brano come “U.F.D.E.M.” è ancora oggi un classico con le sue tematiche ecologiche “ante litteram”. Qualcuno ritiene quasi si tratti di una presa in giro ma questo rischia di essere fuorviante: la qualità della musica non è assolutamente disprezzabile. Nella formazione sono accreditati, oltre al compianto Antonio Bartoccetti (che pur essendo un ottimo chitarrista qui non usa lo strumento), il medium Franz Parthenzy, l’organista Charles Tiring e la cantante Fiamma dello Spirito. Discorso diverso per quello che Bartoccetti ritiene il vero esordio degli Jacula ovvero In Cauda Semper Stat Venenum: si tratta di un un clamoroso caso di falso storico. Il disco porta la data del 1969 ma le sonorità sono, a un attento esame, posticce e probabilmente risalgono agli anni ‘80. I testi poi sono delle traduzioni italiane di brani di In The Court Of The Crimson King dei King Crimson e di Pawn Hearts dei Van Der Graaf Generator che sono posteriori al 1969! Se non lo conoscete acquistate Tardo Pede In Magiam Versus e lasciate stare In Cauda Semper Stat Venenum.

La leggenda narrava che i dischi degli Jacula fossero destinati alle sette religiose (mi piacerebbe sapere se è vero comunque su questa tematica ci ho scritto un racconto pubblicato nell'antologia della Dunwich Morte a 666 giri). L’impressione è che Bartoccetti credesse veramente alle sue ricerche anche se ci giocava dentro. La confusione in merito alla loro produzione regna sovrana tanto che l'etichetta Mellow ha attribuito agli Jacula la ristampa del cd Anno Demoni quando si tratta, in realtà, di un disco degli Antonius Rex. Di sicuro gli Jacula hanno saputo incarnare certe pulsioni della cultura horror italiana degli anni ‘70. Nella loro musica si avverte lo stesso feeling dei film di Mario Bava e di sceneggiati come Il Segno del Comando. Credo che Tardo Pede In Magiam Versus sia un disco che piacerà agli amanti del prog italiano degli anni '70 e meno a chi magari apprezza di più le ultime produzioni di Antonius Rex che piacciono molto anche a chi segue il metal.

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