I CD di rarità sono da qualche anno a questa parte più la norma che l'eccezione nell'asfittico panorama prog in cui gli appassionati acquirenti di dischi sono quasi meno di chi i dischi li realizza. Solo per rimanere nel campo del new prog inglese vanno segnalati CD di rarità per Pendragon, Iq, Pallas nonché per i qui presenti Jadis che, dimostrando un certo senso dell'ironia, ci avvisano che in questo caso si tratta di rarità solo fino a un certo punto dato che 6 delle 14 tracce presenti nel dischetto erano state già edite in due mini-CD.

Le 3 tracce iniziali sono infatti tratte dall'ormai fuori catalogo "Once Upon a Time" del 1993. La prima, "Follow Me To Salzburg", inizia con un arpeggio di chitarra molto marillioniano su cui si innesta il piacevole, inconfondibile cantato di Chandler che caratterizza in pieno lo stile dei Jadis. Il pezzo si dipana lento, senza scossoni, impreziosito nel finale da un bel solo di chitarra che per suono e stile potrebbe sembrare eseguito dal grande Steve Rothery. "All In One Day" è invece un pezzo veloce il cui riff di chitarra è di quelli ad alto tasso di orecchiabilità anche se il brano non sfocia nel banale grazie ad un bel finale strumentale. "View From Above" è un brano quasi interamente strumentale di circa 7 minuti, ricco di cambi di tempo e di atmosfere, e che vede anche il buon Martin Orford riuscire a ritagliarsi uno spazietto per un breve ma pregevole solo di tastiere (cosa che non sempre gli riesce contro la strabordante chitarra di Chandler…).

Le successive 4 tracce sono invece tratte da un secondo EP pubblicato dai Jadis nel 1997 ed intitolato "Once Or Twice" che vedeva al posto della coppia Orford/Jowitt i sostituti Mike Torr alle tastiere e Steve Hunt al basso. Si parte con "This Changing Face", brano di buon livello che scivola via senza particolari guizzi, per passare a "In The Dark", brano che I Jadis eseguivano come opener durante il tour di "Clutching At Straw" quando aprivano i concerti dei Marillion. Anche in questo caso si tratta di un brano molto piacevole assolutamente rappresentativo dello stile del gruppo. Il ripescaggio dal secondo EP della band prosegue con la romantica ballad "Taking Your Time" e si conclude con un pezzo live tratto da "More Than Meets The Eye", "Hiding In The Corner", che ci ricorda per quale motivo quel disco è da tutti considerato la miglior prova dei Jadis, oltre a confermaci la grande grinta che il gruppo esprime nella dimensione live.

A questo punto del CD iniziano le vere e proprie rarità. Si parte con una versione edit di "Live This Lie" da "Somersoult" e una demo version di "Giraffe Chariot" da "Understand", entrambe graziose ma nulla di più (non fremevamo certo per averle nei nostri archivi musicali, insomma…). La successiva è una live version di "The World On Your Side" mentre di seguito troviamo un interessante medley acustico che Chandler e Orford eseguirono in un concerto in cui facevano da opener per i Pendragon (l'unica pecca è il finale sfumato allo scopo di eliminare una parte di medley dedicata agli IQ). Il disco volge al termine con una versione acustica di "This Changing Face" veramente bella, una demo version di "Alive Inside", sempre da "Understand", anch'essa non imprescindibile, e "Old And Wise", brano bellissimo degli Alan Parson Project, che mi ha fatto venire la voglia di ascoltare qualcos'altro di questa band la cui conoscenza fino ad oggi non ho mai avuto modo di approfondire.

Per concludere, si tratta di un disco sicuramente interessante per i die hard-fan dei Jadis e del new prog in generale mentre chi non apprezza il genere ne stia pure tranquillamente alla larga. Se invece non conoscete il gruppo ma il new prog inglese vi piace, il consiglio è di iniziare senz'altro da "More Than Meets The Eye" tenendo questo "Medium Rare" per successivi acquisti.

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