E' tornato the Killer. E' tornato per cercare di ristabilire alcune gerarchie che, nel tempo, si erano un po' dimenticate. E' tornato per ricordare a tutti chi è The King Of Rock'n'Roll, quello che, ai suoi esordi negli ormai lontani anni '50 veniva genericamente indicato nella scheda di presentazione della label Sun Records di Sam Phillips come "pianista di rock'n'roll" e non come uno dei più clamorosi animali da palcoscenico mai esistiti. Quello che, in una famosa occasione, mandò in fiamme il suo pianoforte per poi dire a Chuck Berry, che doveva esibirsi dopo di lui, "prego, ora fai tu".  

Il bello è che in questo disco, che è il suo ritorno in studio di registrazione dopo undici anni, si fa accompagnare da un impressionante stuolo di stelle del rock e del country e, nonostante ciò, alla fine dell'ascolto del disco, si riesce ad essere convinti che il Re è ancora lui.
Infatti gli artisti scelti per questi duetti danno sempre l'aria di essere lì per assoggettarsi allo stile del Killer, e non è come in altri dischi di duetti dove è quello che dovrebbe essere il protagonista ad assoggettarsi agli altri, esempi ce ne sono un'infinità.
La voce è quella di sempre ed è in ottimo stato di forma, nonostante alcuni acciacchi che avevano colpito il grande cocker nell'ultimo anno, e anche lo stile pianistico è sempre il solito.

Si parte alla grandissima con una esplosiva versione di "Rock'n'roll" dei Led Zeppelin, dove a tenere bordone a Jerry Lee c'è Jimmy Page, proprio il chitarrista del Dirigibile, per un pezzo che può entrare, suonato in questo modo, di diritto fra i classici di Lewis.
Ovviamente non c'è spazio solo per il rock'n'roll, ma anche per il blues (con B.B. King in una bella "Before the night is over"), per il country triste di "Evening gown", con un sorprendente Mick Jagger (il pezzo era suo ed era su "Wandering spirit" del 1993).
Superbo anche il brano interpretato insieme a Bruce Springsteen, "Pink Cadillac", uno dei classici 45 giri da juke-box che il Boss aveva sfornato nella prima metà degli '80.

A Neil Young sarà sembrato di tornare a quel periodo fra l'82 e l'88 quando omaggiava i generi musicali più disparati, in particolare il blues "You don't have to go" sa molto di atmosfere risalenti a "This note's for you".
Anche Robbie Robertson si presenta ai nastri di partenza con una bella ballata, "Twilight", John Fogerty regala al Nostro la sua "Travelin' band" è lui ne approfitta prontamente per una versione al fulmicotone.

Un'altra ballata country insieme al delizioso Keith Richards ("That kind of woman"), mentre "Sweet little sixteen" del suo grande rivale Chuck Berry è resa insieme all'immarcescibile Ringo Starr.
Anche Merle Haggard partecipa alla parata con un country intitolato "Just a bommin' around", mentre la stoniana "Honky tonk woman" è qui resa in una via di mezzo tra blues e rock'n'roll in compagnia di Kid Rock.

Ancora country del più puro in coppia con Rod Stewart con "What's made Milwaukee famous", poi la simpaticissima "Don't be ashamed of your age" con George Jones, poi la teoria country prosegue con Willie Nelson e con "A couple more years".

Forse il brano meno significativo del disco, ma non brutto, tutt'altro, è "Old glory" con Toby Keith, mentre con Eric Clapton, Jerry non può fare a meno di interpretare un classico del blues come "Trouble in mind", anche qui grande versione.
Un altro grande rivale degli anni d'oro, Little Richard, è presente per cantare insieme a lui la beatlesiana "I saw her standing there", mentre Delaney Bramlett fa la sua figura in un altro country, "Lost highway". Il disco si avvia alla conclusione e ci si avvia alla grande con un altro rock'n'boogie insieme a Buddy Guy ("Hadacohl boogie").

Con Don Henley, Jerry Lee ci propone poi un po' di folk irlandese con un pezzo di Van Morrison, "The irish heart beat", mentre a chiudere c'è un Kris Kristofferson che si ricorda di essere anche un buon cantante coutry oltrechè un grande attore, e allora via con "The pilgrim ch. 33".

Ripeto, TUTTI fanno la loro ottima figura, ma questo disco dimostra che per sentirsi giovani dentro non occorre avere meno di settant'anni, la vecchiaia può anche aspettare con personaggi come Jerry Lee Lewis.

Elenco e tracce

01   Rock and Roll (02:15)

02   Before the Night Is Over (03:39)

03   Pink Cadillac (03:55)

04   Evening Gown (03:57)

05   You Don't Have to Go (04:00)

06   Twilight (02:49)

07   Travelin' Band (02:01)

08   That Kind of Fool (04:15)

09   Sweet Little Sixteen (03:05)

10   Just a Bummin' Around (02:44)

11   Honky Tonk Woman (02:22)

12   What's Made Milwaukee Famous (02:40)

13   Don't Be Ashamed of Your Age (02:00)

14   Couple More Years (05:14)

15   Ol' Glory (02:05)

16   Trouble in Mind (03:49)

17   I Saw Her Standing There (02:22)

18   Lost Highway (03:00)

19   Hadacol Boogie (03:19)

20   What Makes the Irish Heart Beat (04:13)

21   The Pilgrim (03:01)

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