Jet Market
Sparks Against Darkness

Il punkrock italiano non si vede su MTV, e non riesce ad arrivare alla maggior parte degli adolescenti, che si ritrovano a considerare punk cose innominabili, e così mi ritrovo a sentire miei coetanei che dicono di aver scoperto su MTV un gruppo "pancroc" fighissimo. Mi sono accorto solo in tempi abbastanza recenti della sottovalutatissima scena Skate Punk/Melodic hc italiana, una scena che forse conosceranno in pochi, ma che ha tutti i motivi per essere amata.

Tra i tanti nomi, troviamo i romani Jet Market, attivi fin dal 1998. L'ultimo lavoro  "Sparks Against Darkness" uscito proprio nel 2011, è un esempio di come si possa ancora tirare fuori del Punk melodico senza cadere nelle malefiche grinfie della commercializzazione fine a trarre maggiori profitti, mantenendo anche un ottima qualità nei testi e nel songwriting.  

Un intro di circa un minuto ci catapulta in un concentrato di energia, il cantato e in un ottimo inglese (le band italiane che cantano in inglese sono tante sì, ma il risultato qui è molto più gradevole di quanto ci si possa aspettare), non mancano cori perfettamente curati come nella seconda "My Deep Black Night" e sfuriate di puro hc come nella stessa traccia,  buonissima anche la tecnica chitarristica, che compone melodie originali ma anche di impatto immediato, che ricordano diversi nomi di spicco del genere: un po' This Is A Standoff, un po' NOFX, un po' Rise Against, un po' Strung Out , in ogni caso il risultato è difficilmente dimenticabile. A proposito di This Is A Standoff, la title track che ricorda parecchio lo stile della band canadese (cosa veramente ottima) vede proprio il cantante Steve Rawles come guest star. Altra traccia degna di nota è "Used The Worst" architettata ottimamente tra un riff semplice ma non banale, cambi di ritmo, slide di chitarra e cori. Da segnalare anche "Wayfarers" , forse la più tecnica del disco, "Hate is baggage" la traccia dove il basso è più esaltato, e soprattutto il duo finale costituito da " Expectations Vs Facts" e "Myth Became Legend, Legend Became History" che comprende anche una ghost track.