"Too Old To Rock To Rock 'n Roll; Too Young To Die", come Ian Anderson stesso ha spiegato più volte, non è una condizione autobiografica ma semplicemente un riferimento ai gruppi dell'epoca.

Il disco, rapportato agli altri del gruppo è deboluccio, ma in se è eccellente e contiene delle pietre miliari della loro storia. Il brano d'apertura, "Quizz Kid", contiene un'anticipazione alla title track ma poi diventa un rock energico con una solida base di batteria ad opera di Barriemore Barlow, futuro batterista di Malmsteen tra gli altri.
Più leggero è invece il secondo pezzo, "Crazed Institution", ma non per questo meno bello. "Salamander" è un saggio di bravura di Ian Anderson alla acustica, contornato da una bella melodia vocale. "Big Dipper" e "Taxi Grab" a mio parere sono i brani migliori del disco, due energici blues rock supportati magistralmente dal trio Barre, Barlow, Glascock (quest'ultimo purtroppo morto nel 1979).

Il resto del disco però non è così bello come i brani già citati. La title track, pur essendo molto gradevole, è decisamente sopravvalutata. A mio parere più che dal punto di vista musicale è importante per il testo. "Bad Eyed and Loveless" è una buona ballata acustica, ma veramente troppo corta. "The Chequered Flag" e "From A Dead Beat To An Old Greaser" sono due mediocri e pesanti ballate, appesantie (scusate la ripetizione) ancora di più dall'orchestra, che in questo caso è invadente. "Pied Piper" invece è un insulsa anticipazione di "Songs From The Wood", disco invece eccellente.

Il mio voto teorico sarebbe 3,5 ma siccome dare solo 3 a quest'album (si pensi alle prime 4 traccie più "Big Dipper") sarebbe stato un delitto, arrotondo e do 4.

PS: Spero di non attirarmi antipatie con questa recensione!!

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