NAKED LADIES (LADIES?)BURSTING OUT OF LARGE PAPER BAGS ,ASTRONAUT MOONWALKING ON STAGE, DISTURBING DRUM MACHINE RHYTHMS,80' S KEYBOARDS GALORE AND VOCAL CRISIS IN THE MAKING. THESE WERW KEY INGREDIENTS OF THE UNDER WRAPS TOUR OF 1984.

Queste le note del mio CD con cui Ian Anderson ci introduce all'ascolto di quello che reputo un caso piu' unico che raro. Un album ,anzi l'album piu' controverso del gruppo ma che mette tutti d'accordo(d'accordo sul fatto che sia un disco schifoso), ci sarebbero tante cose da dire, chi lo reputa pessimo, chi osceno, chi nemmeno lo menziona nella discografia, ma si tratta veramente di un brutto lavoro? Parliamone:

Non e' un classico, ne dei Jethro Tull ne del rock stesso, anzi, e' un esperimento Techno-Rock e come tale va inquadrato. Cosa criticare a quest'album? La DRUM MACHINE? Assolutamente non penso che un vero batterista avrebbe aggiunto qualcosa visto che lo stesso duo Anderson-Vettese opta per qui per una serie di suoni volutamente freddi come un freezer.

La composizine dei brani? Nemmeno,, basta leggere i performer che ci suonano,e poi dal vivo queste canzoni ingranavano che 'e un piacere, dunque?

Provo io a dare una spiegazione, secondo me questo tipo di suoni e di musica in genere, piu' di un certo tanto non puo' trasmettere ne lo si puo' sfruttare, in altre parole i Jethro Tull non hanno sbagliato nulla, anzi, composto o commissionato a qualche altro personaggio , questo album sarebbe stato assai peggio, inoltre l'elettronica 'e un territorio molto lontano, quanto di piu' lontano per i fan della band abituati al progressive rock e al taglio cantautorale di certe canzoni precedenti.

La gestazione:

Nel 1982 entra nel gruppo il 23enne Peter John Vettese(di origini italiane) ragazzo di energia e talento che che nell'album BROADSWORD sposta il suono sui sintetizzatori e ricorda il suo ingresso raccontando di aver risposto ad un 'inserzione del gruppo, questa :GRUPPO ROCK INTERNAZIONALE CERCA TASTIERISTA. Vettese (moccioso all'epoca dei traguardi dei Jethro Tull classici)non conosceva granche' della loro musica ,ma ottenne il posto improvvisando con molta spontaneita' sui pezzi, con molta ironia ricorda come ancora oggi gli attribuiscano il fatto di aver distrutto il sound della band coi suoi sintetizzatori. In realta' all'epoca di UNDER WRAPS , a differenza del suo predecessore Eddy Jobson, si fara' prendere non una ma tutte due le mani ,ma lui stesso ammette che sia Anderson sia Barre' erano consapevoli e d'accordo su tutta la nuova linea sonora che il gruppo stava prendendo,per mano sua..quello che forse non sapevano era la reazione dei fan ma anche della critica, forse Ian Anderson da buon paraculo invece intuiva qualcosa visto che per l'occasione COINTESTA i pezzi a Vettese oltre che a Barre',(merito che non ha mai riconosciuto agli altri membri nemmeno nei tempi migliori).Visto l'interesse di Anderson per le nuove tecnologie ,prova con Vettese un album solista in duo ,totalmente realizzato con le programmazioni al computer e senza strumenti a corda ne batteria: WALK IN TO THE LIGHT,gran parti delle musiche sono composte dal tastierista, per cui Anderson decide di realizzare un album simile col resto della band.

Le canzoni:

Se Broadsword aveva un qualcosa di pomposamente melodico ,(pure troppo) qui le canzoni sono snelle e ritmate, oltre che spicce, ma tutt'altro che semplici, descriverne una e un po' come descriverle tutte alla fine, non esiste un dislivello vero e proprio, pero' Lap of luxury che apre il disco possiede un gran bel tiro, Europan Legacy travolge e coinvolge, Saboteur invece tamarra e ritmata, ci piace con quel lavoro di doppio battente simulato alla Drum machine, e poi Later That Same Evening ,Tundra, Apogee(questa davvero ti entra dentro),sono tutte canzoni che alla fine funzionano senza disturbare i grandi echi del passato.

I musicisti:

Ian Anderson qui ha una voce piu tagliente rispetto a quella di Broadsword, e oltre a questo tenta dei vocalizzi davvero particolari tipici del Synth Pop giovanile(sentire Tundra per esempio). Sulle note del Cd Anderson non fa ben capire che la voce la stava gia perdendo durante quei concerti e non al termine del Tour, tanto che lo stesso Vettese ammise che piu' Anderson ne era consapevole , piu' ne risentiva anche caratterialmente, fu questo il motivo per cui il tastierista capendo l'aria che tirava decise di lasciare la band ,per poi tornare ospite in ROCK ISLAND. Martin Barre' invece chitarrista deliziosamente misurato ( un vero numero 1 di tecnica fantasia e gusto,senza di lui non sarebbero stati JETHRO) qui tocca l'apice, chitarrista eccezionale ,basta vedere le sue performance Live di quei concerti ,ma 'e anche l'ultimo album in cui restera' spontaneo e non verra' dominato dagli effetti di chitarra che da CREST OF A KNEVE in poi ne cambiera' un po(in peggio) lo stile tra sonorita' Hard tipo ZZ TOP e suoni lunghi con fischi allegati. Dave Pegg invece resta il piu' grande bassista del gruppo, se nello STORMWATCH Tour dal vivo suono' benissimo ma sbaglio' il suono(ma dal vivo ,il suo suono 'e sempre stata la sua pecca) il suo lavoro in studio da A in poi sara' perfetto, questo disco lo conferma, Pegg bassista che nasce mandolinista , plettro-dipendente dara' un suono e un attacco molto duro alla band in particolare nei martellati, e fa' strano che lui ,anima e cuore Folk dei Fairport Convention , curera' l'epoca piu' elettronica dei Jethro Tull. Peter John Vettese invece di estrezione Jazz-Rock e con severi studi classici alle spalle diventera' un esperto di elettronica e sintetizzatori vari, e nei Jethro Tull di quel periodo molta farina di quel sacco sara' sua, a mio parere Anderson fara' male a lasciarselo scappare cosi anche per le sue doti compositive che i suoi successori non avranno, da ricordare durante quella tournee' il suo duello in assolo con Doanne Perry (batterista di supporto al Tour) riproponendo il tema di FLY BY NIGHT, dall' album WALK IN TO THE LIGHT.

Un parere dei musicisti sul disco:

Ian Anderson ne parla molto bene ,considerandolo un buon prodotto, che forse assorbi' tutta la sua ingenuita' del momento preso da quei suoni nuovi e quel modo nuovo di lavorare, Barre' invece lo elogia come il migliore della sua discografia e reputa il brano Paparazzi,il pezzo migliore su cui abbia messo mano..Barre' ricorda come pero' si trovo' in grande difficolta' a gestire i macchinari vari con tutta quella tecnologia ,programmata ad arte.

L'Album dal vivo:

Considerato neanche tanto negli anni a seguire dopo l'intervento alla voce di Anderson, direi forse perche' i pezzi erano difficili da riprendere vocalmente, all'epoca venivano eseguite ad esempio Apogee, Later That Same Evening,piu' Under Wraps 1,e a fine concerto anche European Legacy, in seguito invece Under Wraps part 2 negli anni 90 , ma anche Paparazzi in versione strumentale,nel tour di Roots to Branches invece tornava Later That Same Evening ma che io sappia sempre INSTRUMENTAL...

Considerazioni:

L'ultimo ,(attenzione )Progetto della band , da CREST OF A KNAVE in poi per me anche salendo in qualita compositiva, la band non aggiungera' nulla diventando una cover band di se stessa, riciclando il passato per cui valuto questa come l'ultima prova importante del gruppo.

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