Allora, saluti a tutti i visualizzatori di DEBASER , realizzo una recensione per il quale non chiedo voti, l'album WAR CHILD del gruppo prog JETHRO TULL 'e quel genere di album che divide, c'e' chi lo disprezza , chi invece lo discute con possibilita' di riabilitazione, verranno per cui fatte 2 recensioni sia da me sia dal collega SERGIO60 per vedere i fan del gruppo quale ottica troveranno piu' familiare.

La genesi:

Dopo le maratone PROGRESSIVE del mattone e del mistero , la band ,torna alla forma canzone, ma in origine questo album doveva essere una colonna sonora per un film al quale avrebbero dovuto partecipare tra l'altro anche i MONTY PYTHON , per insufficenza di fondi tutto si arena e si trasforma nel nuovo album a nome JETHRO TULL, la canzone che da' il titolo all'opera 'e una citazione di un pezzo di ROY HARPER , (quel Folk Singer che incidera' ai PINK FLOYD HAVE A CIGAR) era l'epoca in cui ANDERSON aveva prodotto gli STEELEYE SPAN con l'album NOW WE ARE SIX e in parte si spiega la nuova passione del Leader per il Rock a venature tradizionalmente Folk che fa capolino in alcuni brani , per il resto 'e tutto un po' caotico, la band recupera pezzi di sessioni precedenti addirittura a Passion Play(ONLY SOLITAIRE ,SKATING AWAY) e rielabora un pezzo in gestazione e scartato anche da AQUALUNG come LICK YOUR FINGERS CLEAN che qui' diventa TWO FINGER. Da chi e' stato gestito quest'album? Da Anderson? da Terry Ellis ? Da entrambi? Fatto sta' che molte composizioni leggere (ma fastidiosamente pesanti ) si sostituiscono al Rock cervellotico dei lavori precedenti, altre canzoni invece vogliono ricordare a tutti che Anderson non rinuncia a fare qualcosa che dia un che di epico , pomposo e impegnativo, i testi tradiscono qualcosa, SKATING AWAY pronuncia le parole PASSION PLAY, facendo capire la sua provenienza dai famosi nastri francesi del 72-73 , SEALION contiene elementi ecologici e BUNGLE IN THE JUNGLE fu' studiata pare proprio per fare classifica, Anderson la ripudiera' nel tempo per quel motivo . L'album sara' 14 in Inghilterra e salira' ancora in America fino al numero 2, Il singolo BUNGLE sara' undicesimo sempre in America , ma qualcosa non torna, come ho sempre detto WAR CHILD aveva delle session rimaste per anni inedite che avrebbero potuto trasformare l'album nel loro capitolo piu' felice, il sound perfetto (anche piu' che in MINSTREL ) lo si trova in canzoni come BACK DOOR ANGEL , non esagero se dico che 'e piu' JETHRO TULL questo di SONGS FROM THE WOOD, ma la band rinuncia agli interludi strumentali per non rischiare forse le solite fratture con la stampa o forse per non perdere parte di quel pubblico che ai PASSION PLAY TOUR si annoio' non poco ,fatto sta' che sicuramente Anderson non ha voluto rinunciare al taglio impegnato che doveva assumere il film(almeno in un paio di pezzi). Tecnicamente la band spacca ancora e Anderson cantera' in maniera molto aggressiva un paio di pezzi , secondo me il rullante di BARLOW e' uno dei suoni piu' belli del disco, il fatto 'e che in questo lavoro ci finira' il peggio o quasi di quelle session.

Le canzoni :

WAR CHILD apre il disco con la title track che chiaramente era il cardine del film, realizzata in tanti modi anche in versione suite per orchestra , e' un po' lontana dal sound tipico, Anderson non butta via il sopranino sax , QUEEN AND COUNTRY 'e un bel pezzo, grintoso e anche compatto, non semplice la linea percussiva della batteria ,LADIES ha un atmosfera da teatro e non 'e da annoverare tra il meglio della band in generale, BACK DOOR ANGEL invece si, sono i veri JETHRO TULL, rock ,prog e acusticamente una delle liriche migliori di Anderson, canzone un po' semplice segue lo stesso schema che nel 1978 avra' NO LULLABY ,ci presenta un inedito JOHN EVAN alle tastiere e all'Arp. SEALION invece e' travolgente anche se la fisarmonica di EVAN 'e un po forzata, la seconda facciata si apre con l'indegna SKATING AWAY , canzonetta che si dimentica subito, BUNGLE IN THE JUNGLE semplicemente sprecata , quasi infame( la band fara' anche di peggio) ONLY SOLITARIE e' un classico dell' Anderson solista, 'e poi il turno di 2 canzoni che dovevano essere sicuramente materiale del film . THE THIRD HOORAN e' un pezzo molto percussivo e sarebbe stato anche estremamente godibile se l'intera sezione strumentale , PALMER non l'avesse realizzata appesantando il tutto con l'orchestra, per TWO FINGERS invece il discorso 'e inverso, la band ha cercato di semplificare un qualcosa che poteva o doveva essere piu' progressive.

Gli inediti:

Che la band abbia toppato lasciando fuori pezzi che avrebbero fatto la differenza si nota subito ascoltando SATURATION, venuta fuori per il cofanetto dei 20 Years Of, GLORY ROW invece 'e un classico rock acustico ma niente male , RAIMBOW BLUES e' una canzone che venne fuori come 45 giri nel 1976 ma dal suono sembra un 'uscita infelice di quel 1974, PARADISE STEAKHOUSE e' una perla che si puo' sentire nel doppio NIGHT CAP cd Your round, idem per QUARTET , canzone sicuramente realizzata pari a LADIES, e SEALION 2 non ammetto repliche doveva far parte del CONCEPT , TOMORROW TODAY invece recuperata per i 40 dell'Album era un pezzo che la band suonava gia' nel 1971-72 , ottimo pezzo con BARRE' che ci va' di RIFF, altra gemma resta GOOD GOODMOTHER, classica canzone anch'essa recuperata per il quarantennale che al primo ascolto la odi al secondo e' una droga,non puoi farne a meno e la considero una delle cose piu' belle in assoluto del gruppo.... ecco , con questi pezzi inseriti e confermando BACK DOOR ANGEL, SEALION , QUEEN COUNTRY , adesso staremo a parlare di un album con i contro cazzi...

Dal vivo:

WAR CHILD veniva eseguita in quel 1974 e dimenticata subito nell' anno seguente, QUEEN CONUTRY pure, LADIES invece veniva usata in quell' anno come pezzo per l'assolo di batteria di BARLOW, SEALION invece venne suonata anch'essa non oltre il termine di quel Tour, BACK DOOR ANGEL venne portata in scena sempre fino al Tour di SONGS FROM THE WOOD in zona Bis, SkATING AWAY invece venne eseguita ovunque come un incubo notturno , evitata forse solo nel 1982 (ma forse) poi di nuovo nell 1984 e forse mollata dall'87 in poi per motivi vocali di Anderson, BUNGLE IN THE JUNGLE venne invece qua' e la suonata sia nel 74, 75 , ripresa poi in live nell'80 e anche credo nell'82 , Anderson se la tento' anche all'epoca di DOT COM. Altro pezzo considerato (poco ) era THE THIRD HOORAN.

Considerazioni dei musicisti:

Anderson ricorda l'album come un periodo in cui la band dell'epoca collaborava, per il resto ne esalta i contenuti ecologici dei testi , secondo Glen Cormick , primo bassista della band BUNGLE IN THE JUNGLE resta una delle cose da doppio pollice verso.

Opinione mia:

Anderson non poteva piu' sbagliare o sicuramente non poteva rischiare ma non voleva nemmeno rinunciare al suo Ego per cui l'opera conterra' un po' il BUONO ,IL BRUTTO E IL CATTIVO dei Jethro Tull di quel pariodo, Testi impegnati , rock duro, facilonerie, linee cantautorali e ricerche sonore, io risentendolo ,non lo posso considerare un episodio INFELICE, anzi mille volte meglio di To Old too ecc....(ci siamo capiti tanto)... Non datemi voti per cortesia , continuera' il mio lavoro l'amico SERGIO 60 dando invece la sua opinione recensendolo a sua volta per cui non 'e una sfida....

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