Sembra bella l'idea di unire un dio del rock anni '70 con un gruppo che vuole far risorgere, con le dovute migliorie, la migliore musica di quel tempo. E se i ragazzi di Atlanta, capitanati dai fratelli Chris e Rich Robinson si sono ispirati proprio ai Led Zeppelin, una delle loro muse sembra qui volerli ringraziare della preferenza; ma non si tratta di un dio sceso in terra a dimostrare cosa sa fare, anzi, in questo concerto, l'ormai vecchio Jimmy, sembra quasi mettersi alla pari dei giovani corvi neri, lasciando il dovuto spazio anche ai bravissimi musicisti della band.

I Crowes arrivano dalla scia di successo dei precedenti album, dal matrimonio di Chris con Kate Hudson, dai paragoni appunto con i più famosi colleghi del passato, e sono nel contempo etichettati come una delle migliori band rock in assoluto; i fan li definiscono addirittura i nuovi profeti del rock n' roll. Jimmy Page invece arriva da un periodo di quasi inattività; per entrambi mettersi alla prova con i successi dei Led Zeppelin può essere una buona vetrina.  Ben diviso in due dischi, questo live sfodera tutta la genuinità vintage di Page e al contempo la verve new rock n'roll dei Crowes, introvabile al giorno d'oggi in qualunque altra band: Il primo disco apre con "Celebration Day" e chiude con l'eterna "Your Time Is Gonna Come", passando per altri grandi brani degli Zeppelin come "What Is And What Should Never Be"  ed una cover, "Woke Up This Morning", ma il bello viene nel disco 2. "Lemon Song" e "Nobody's Fault But Mine" per cominciare, scatenando Page in "Heartbreaker": tutto si ferma per l'assolo del maestro. Ma gli allievi sembrano più che all'altezza, addirittura oscurando a volte il britannico, con l'aggiunta dell'amato slide per i chitarristi dei Black Crowes. Altri pezzi da storici e ancora una cover di puro rock n' roll del passato, "Shake Your Money Maker", che ha dato il titolo al primo album di Chris e compagni. Si chiude con un terzetto immancabile di successi, la molto trascinata "You Shook Me", in cui la voce di Chris sembra a momenti arrancare, ma le tre chitarre sembrano conoscersi da tempi antichi; in "Out On The Tiles" e " Whole Lotta Love",  però la stanchezza e la vecchiaia per Jimmy sembrano farsi sentire, ma è ben sorretto da chi lo accompagna.

Un giudizio globale vede Page ritrovato ma stanco, ed i Black Crowes confermati ma alla ricerca ancora di un nuovo sound. Un intervallo nelle carriere di entrambi che lascia il segno, ed una rivisitazione dei Led Zeppelin tutta da assaporare.

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