Due ragazzi del Surrey si incontrano e incidono un singolo. Non è l’inizio di una barzelletta, ma ciò che è realmente accaduto a Jimmy Pursey, e all’unico Arcangelo che mi piacerebbe mi facesse visita in sogno: Peter Gabriel. Il risultato è “Animals Have More Fun”, pubblicato dalla Epic.

Questa strana collaborazione vede Peter in veste di produttore e compositore.

Jimmy Pursey è il fondatore e frontman della band street-punk Sham 69, con i quali ha pubblicato, nel 2015, l'ultimo album ad oggi, "It'll End in Tears". Pursey è anche produttore discografico, avendo sostenuto i primi lavori dei Cockney Rejects e degli Angelic Upstarts. È in questo periodo di promozione di altri artisti che incontra Peter, nell'anno di "Melt", e subito la luce della creatività si accende (non che si sia mai spenta in artisti come loro!).

Animals Have More Fun”, lato A, nonostante il buffo titolo e una buona dose di humour melodico, ha una certa ambiguità, cinica, che può ricordare “Games Without Frontiers” di Gabriel. In una piccola parte si sente la sua voce, oltre a quella di Pursey e di qualcun altro (probabilmente un/a bambino/a).
"SUS" occupa il lato B del 7 pollici. Probabilmente ispirato alla visione di "Shining", pellicola di Stanley Kubrick, "SUS" è un dipinto sonoro inquietante in cui si inserisce la voce nervosa di Pursey. Qui soprattutto si avverte la commistione tra i due generi, apparentemente distanti, degli artisti “corregionali”: punk condito dalle tinte cupe di una new wave urgente, orrorifica, e di un’elettronica non tanto “in fieri”, ma già compiuta, secca, decisa.

Il "suicidio commerciale" che l'Atlantic Records aveva imputato a Peter in relazione alle sonorità sperimentali e claustrofobiche di "Melt" e che, di fatto, ne ha causato il rifiuto della label, si ritrova anche in questo singolo - molto creepy! -.

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