Jean Jacques Cale, un perfetto sconosciuto ai più, è uno di quegli artisti che si portano dietro un fascino senza tempo dovuto, oltre alla qualità della sua musica, alla sua attitudine di anti-divo, sempre lontano dai riflettori. Il suo stile inconfondibile, che proprio in "Naturally" emerge in tutta la sua spontaneità, ha influenzato negli anni moltissimi artisti e si basa sull'accoppiata voce-chitarra: la prima sempre ridotta a un filo, sul punto di affievolirsi ogni istante è esaltata da languide pennellate della seconda, poche ma sapienti pennellate al punto giusto nel momento giusto che contribuiscono a creare un'atmosfera unica.

Le perle di questo disco sono molte, a partire da "Call Me The Breeze", con il suo ritmo ossessivo, ripresa qualche anno dopo dai Lynyrd Skynyrd. "After Midnight" fu invece portata alla gloria da Eric Clapton, mentre "Magnolia" è il vero capolavoro dell’album: una serenata di rara bellezza dove Cale sussurra la promessa di tornare dalla propria amata su una morbida linea di piano supportata dall'immancabile chitarra. Tutte le canzoni di questo album sono degne di nota: in alcune di esse il ritmo si fa più serrato mentre in altre si fa più disteso avvicinandosi al country e blues.

Forse l'unicità di questo artista deriva proprio dal fatto di trovarsi proprio sul confine tra rock, country e blues e di sapere amalgamare al meglio le tre cose. "Naturally" rimane l’apice della sua produzione semplicemente perché negli anni successivi non riuscirà a ricreare la spontaneità e la magia di questo disco, pur realizzando lavori di ottimo livello.

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