Tra le numerose Missæ pro defunctis composte nel corso della storia della musica, ce n'è una che si differenzia da tutte le altre, ed è proprio quella che sto per recensire, ovvero l'Ein deutsches Requiem op. 45 di Johannes Brahms. Prima però di entrare in argomento, penso sia bene inquadrare il tutto da un punto di vista squisitamente storico. La storia della composizione di una Messa per salutare una persona che ha concluso il suo pellegrinaggio terreno (liturgia che precede la sepoltura o la cremazione), ha origini molto antiche. Non si sa chi sia stato il primo a comporne, ma sta di fatto che ogni secolo ha avuto uno o più compositori che hanno composto uno o più Requiem. Tra i tanti, posso citare, ad es., Jean Gilles, grande compositore francese del periodo barocco. Poi, come dimenticare la imponente Messa di Requiem verdiana, dedicata alla memoria di Alessandro Manzoni, la Grande Messe des morts di Hector Berlioz, la Deutsche Trauermesse D 621 di Franz Schubert, il delizioso Requiem op. 48 di Gabriel Fauré, e tanti altri, fino ad arrivare allo War Requiem di Benjamin Britten e la cantata laica Il Requiem di Berlino di Kurt Weill, su testi di Bertolt Brecht, sul cui libretto Weill aveva composto L'opera da tre soldi, forse il capolavoro sommo del compositore tedesco, da cui, poi, lo stesso Weill ha tratto una suite da concerto (cosa che aveva fatto anche Benjamin Britten coi suoi Interludi marini, pagine orchestrali davvero deliziose che, nella sua opera d'esordio Peter Grimes, fungono da interludi, da intermezzi e da introduzione alle diverse scene).
Detto questo, entriamo nel vivo della recensione. Premesso che, per quanto mi riguarda, l'Ein deutsches Requiem é il capolavoro sommo di Brahms, va detto che, come ho detto, non è un Requiem come tutti gli altri. Si tratta infatti di un Requiem in puro stile luterano, infatti, qui, Brahms non mette in musica delle preghiere, né la classica sequenza del Dies iræ. Da buon luterano qual era, Brahms mette in musica passi della Sacra Scrittura. Ovviamente, si tratta di sette brani piuttosto lunghi, ma posso assicurarvi che l'ascolto non delude. L'altra differenza, è che, oltre al coro, Brahms richiede due solisti: soprano e baritono. I brani sono:
1. Selig sind die da Leid tragen ('Beati coloro che soffrono'), affidato al coro.
2. Denn alles Fleisch es ist wie Gras ('Poiché ogni carne è come erba'), anche questo affidato al coro;
3. Herr, lehre doch mich ('Signore insegnami'), uno dei brani più emozionanti. È affidato a baritono e coro;
4. Wie liebich sind deine Wohnungen ('Come sono amabili le tue dimore'), brano affidato al coro. Gioiellino....
5. Ihr habt nun Traurigkeit ('Ora voi siete nella tristezza'), affidato al soprano. Capolavoro immenso......
6. Denn wir haben hier keine bleibende Statt ('poiché non abbiamo quaggiù una città stabile'), affidato a baritono e coro
7. Selig sind die Toten ('Beati coloro che muoiono nel Signore'), affidato al coro
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