John Zorn e i suoi musicisti, John Zorn e la sua musica, John Zorn e la sua città, la sua nuda città: New York City con la sua carica di genialità, di follia, di libertà, di violenza, una violenza che aleggia nei solchi del disco e che è annunciata in modo inequivocabile già dall'agghiacciante bellezza della copertina.


In poco meno di un'ora Zorn distilla ventisei tracce all'insegna della potenza dell'inventiva e dell'interpretazione, ad aiutarlo in questo pazzo ed intenso viaggio ci sono Frisell alla chitarra, Horovitz alle tastiere, Firth al basso, Baron alla batteria e Yamatsuka Eye alle voci. L'album si apre con il primo colpo di pistola che va subito a segno: Batman, pezzo travolgente, un vero e proprio uragano musicale, e la tempesta sonora continua e abbatte uno dopo l'altro tutti quei, muri messi a limitare la musica, per poterla dividere in generi nel nome del dio denaro e della dea ignoranza. Così tutto convive perfettamente in Naked City, dalle interpretazioni delle soundtracks, (The Sicilian Clan, A Shot In The Dark, Chinatown e il tema di James Bond) alle tracce centrali del disco che stanno a metà strada tra la cultura dei manga e il Death Metal. Da menzionare anche la cover di Lonely Woman e le eccezionali Saigon Pickup, Graveyard Shift e la conclusiva Inside Straight.


Naked City è uno di quei dischi capaci di cambiare il percorso vitale dei gusti musicali d'ogni individuo, un disco inquietante a tratti, in altri momenti è distensivo, quasi fatato, poi dall'intensità cede alla giocosità della musica per poi abbandonarla improvvisamente per abbracciare fiammeggianti emozioni pescate a mille baci di profondità. Aggressivo, furioso e sbalorditivo, Naked City è un disco al di fuori d'ogni preconcetto e contiene una musica senza limiti e senza inganni!

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