Il Zorn in fondo sin dall'inizio ce lo dice che: "occhio rega' che tra un po' arriva Yamatsuka, occhio"...

In effetti, col senno di poi, quei pezzi classici lì all'inizio, se uno ci faceva orecchio locale, erano sporcati per momenti di rumori schizzati che poi si riveleranno colonna portante del disco con quegli otto "acquerelli" di meno di trenta secondi che ti intorcigliano le budella dopo che ci eri cascato nel venerarti avendo secondo te "capito" le cover reartistizzate e il free jazz di sponda che intellettualmente avevi catalogato nelle tue sicurezze.

Ma poi Eye (sempre il Yamatsuka, si) "manna dal cielo" disintegra il cerume delle vanità classiste che ti eri costruito e ti fa un culo come un secchio con una rivelazione del "Verbo" che non ti eri neanche mai immaginato potesse esistere. Tiè!

Il disco è sconcertante, 'na mazzata sui coglioni inverosimile da quanto è logico 'sto lavoro. C'è una violenza inaudita, ma distaccata, si sente violenza ma non è lì, si sente il western ma non è lì, si sente la "musica" ma non è lì. Allo scoccare delle 007 c'è una catarsi cicciona che ti invoglia ad andare a rimediarti una ciriola (pane tipico romano) cólla porchetta.

Dopo le "grida spagnolesche" degli occhi a mandorla fuori dalla piramide, non credo che ci sarà più bisogno di una svegliata per nessuno, e si trasla su lidi underground filtrati da abbocchi nostalgic-déjà vu alieni che, dopo la spolverata del nippo, sono necessariamente revisionati dalla nostra coscienza, volentemente o nolentemente, dove negli ultimi pezzi, oserei dire, non si fa maniera ma si suona eternità.

John ci fa anche il favore di farci capire a che punto sta il nostro masochismo, perché a fine ascolto si ha una voglia matta di rimetterla sù sta robaccia, subodorando che ci sia un concreto insegnamento di una mistificazione divina, un'invisibilità "rumorosa" che non regala perle ai porci. Checché se ne voglia dire il disco è brillante e divertente, provare per credere.

E su un fatto non ci piove, l'evoluzione passa necessariamente da stridii inaccettabili in maximum volume, e basta. Mettiamocela quell'anima in pace sorcini miei...

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