John's Children. Una delle tante splendide e caleidoscopiche meteore della metà dei '60. Gruppo sconosciuto ai più e noto a pochi solo per aver accolto per un breve periodo Marc Bolan in formazione. Ed è un peccato che sia caduto così nel dimenticatoio. N.B. Chi è amante della psichedelia e della mitica Swinging London deve possedere per forza qualcosa dei John's Children.

Il perido più bello del gruppo coincide (non a caso!) con l'entrata di Marc Bolan, messo lì dentro dal manager Simon Napier Bell (Yardbirds), si dice, per ricoprire il ruolo che Pete Townshend ricopriva negli Who. Insomma, Bolan doveva fungere da compositore e da pseudo-leader della band. E fu così, ma solo per pochi mesi. Tuttavia mesi molto produttivi. "Desdemona" è l'unico successo dei John's Children, una marcia psichedelica e sensuale firmata Marc Bolan che scandalizzò l'opinione pubblica del '67 per la frase "Alza la tua gonna e vola". Il risultato: bandita dalla BBC. Ma in compenso fece una gran pubblicità al gruppo che si trovò a suonare al mitico "14 Hour Technicolour Dream" e poi a fare da spalla agli Who in Germania. "Desdemona" è anche la prima canzone di "Jagged Time Lapse", un'antologia che raccoglie buona parte del materiale scritto dal futuro Tyrannosaurus Rex. "Remember Thomas A'beckett" è una fantastica e spensieratissima perla pop-psycho, con un ritornello irresistibile, "It's Been A Long Time" invece è un'altra marcia, questa volta melanconica, impreziosita da una struggente sezione di archi che odora molto di Beatles. "Artuhr Green" è il classico esempio di quanto Bolan sia un'artista a cui tantissimi, ancora oggi, si rifanno: questo splendido pezzo potrebbe infatti essere uscito dalla chitarra di un Noel Gallagher o di un Graham Coxon. "Midsummer Night's Scene" è una ballata sublime scandita, nella strofa, da un riff di basso entusiasmante, per poi arrivare all'elevazione del ritornello con tanto di cori lisergici.

"Sarah Crazy Child" è la più dolce composizione di questo album: ritmata ma al contempo delicata ed elegante. Un altro gioiellino firmato Bolan. Che, infatti, dopo i John's, si riprende per inserirla nel repertotio dei Tyrannosaurus Rex. Ma questa è un'altra storia. Il disco prosegue con la title track, "Jagged Time Lapse", forse il pezzo meno riuscito dell'album, per poi infiammarsi con la caustica "Go Go Girl" (che Bolan rinomina "Mustang Ford" per il primo lavoro dei Tyrannosaurus), un esplosione di fuzz e cori strappa-capelli. "Come And Play With Me In The Garden" non è altro che "Remember Thomas A'beckett" con alcune piccole differenze, mentre "Perfumed Garden Of Gulliver Smith" solleva un caso: perchè inserire nel disco la versione strumentale invece di quella cantata? Sarebbe stata, senza ombra di dubbio, la canzone più bella dell'album (ne esiste anche una versione acustica a nome di Marc Bolan solista, la più bella in assoluto, forse uno dei punti più alti di tutta la sua carriera). Boh. Non lo sapremo mai. Peccato. "Not The Sort Of Girl You Take To Bed" è una filastrocca che risente, invece, di Barrett e della sua "Bike". Bella e molto molto lisergica.

L'album si avvia alla conclusione con una cover dei Beatles, "Help", in una versione che sembra perfino in sapore gospel-soul, con tanto di coriste pazze che gorgheggiano di qua e di là; e si chiude poi con "Casbah Candy", che non è altro che "Jasper C. Debussy" di Marc Bolan solista, con un testo diverso. Un blues schizoide con un assolo di pianoforte che fa impazzire. Molto bella.     

Carico i commenti...  con calma