Dopo tre anni di silenzio discografico alle soglie del Duemila torna il proto-"rapper" italiano con un lavoro diverso dai precedenti, ispirato dalla maggiore tranquillità familiare, dopo la nascita della figlia Teresa a cui è dedicato il brano d'apertura "Per Te", dolce ninna-nanna con gli archi a commuovere l'ascoltatore. E sono proprio le eteree note prodotte da violini, viole e violoncelli a fare da leit-motiv all'album, mentre spariscono quasi del tutto i fiati protagonisti del disco precedente, "L'Albero".
Dopo l'apertura della già menzionata "Per Te", si succedono "Il Resto Va Da Sé", un monologo con un testo ai limiti del banale accompagnato da un sottofondo jazzato, "Dolce Far Niente", pallida esaltazione della pigrizia all'aria aperta e "La Vita Nell'Era Spaziale", dove si sente anche il sample di "Extraterrestre" di Eugenio Finardi, funzionale a descrivere le caratteristiche di un futuro dove l'omologazione la farà da padrone. A risollevare un po' il livello del disco arriva il quinto pezzo, la dichiarazione d'amore in pieno stile jovanottiano di "Stella Cometa", caratterizzata da un testo tra i più belli mai scritti dal menestrello di Cortona. Le due canzoni seguenti "Un Giorno Di Sole" e "Un Raggio Di Sole" costituiscono gli ultimi due momenti gradevoli dell'album, prima di una seconda facciata qualitativamente inferiore, con la piacevole eccezione di "Dal Basso" in duetto con Michael Franti degli Spearhead, una sorta di inno sulle rivoluzioni che partono proprio "dal basso".
La conclusione è affidata alla tenera dedica di "Buon Anno", con Lorenzo che saluta l'ascoltatore con parole di buon auspicio. Con l'amichevole partecipazione di VIOLATOR 88
Elenco tracce e testi
03 Dolce far niente (03:58)
Mare bagnasciuga carezza che ti bagna
fiocco di neve cade come piuma sopra la montagna
torrente d'acqua da bere con le mani
parco cittadino bella ragazza che gioca con i cani
ospitalitÃ
05 Stella cometa (03:52)
Penso a te prima di dormire
guardando il sole che fa spazio all'imbrunire
in questa terra lontana da casa
lontana da te che sei la mia casa
ovunque tu sia tu sei l'anima mia
sei un campo di malinconia
quando non sono da te sei un campo di frutti dolcissimi
quando sei qui con me contadino del cuore
la mia gioia mi costa sudore
io ti amo e fuggo lontano la misura di quanto ti amo è il pianeta
di ogni viaggio lontano da te sei la meta
io re magio tu stella cometa...
mi devo allontanare da te per vederti tutta intera
devo fare finta che non ci sei per scoprire che sei vera
questa sera la signora dell'albergo ha cucinato le patate
come le fai tu arrosto
un po' croccanti fuori e morbide nel cuore
proprio come le fai te... proprio
come te mangiandole mangiavo te come una comunione e son scappato via perché da
troppo amore non so respirare amore amore amore amore...
questa parola vista da lontano mi fa sentire un pellegrino un penitente
un cavaliere errante un mezzo deficiente
io ti amo e fuggo lontano la misura di quanto ti amo è il pianeta
di ogni viaggio lontano da te sei la meta
io re magio tu stella cometa.
07 Un raggio di sole (04:53)
Che lingua parli tu
se dico vita dimmi cosa intendi
e come vivi tu
se dico forza attacchi o ti difendi
t'ho detto amore e tu m'hai messo in gabbia
m'hai scritto sempre ma era scritto sulla sabbia
t'ho detto eccomi e volevi cambiarmi
t'ho detto basta e m'hai detto non lasciarmi
abbiamo fatto l'amore e mi hai detto mi dispiace
mi hai lanciato una scarpa col tacco e poi abbiamo fatto pace
abbiam rifatto l'amore e ti è piaciuto un sacco
e dopo un po' mi hai lanciato la solita scarpa col tacco
gridandomi di andare e di non tornare più
io ho fatto finta di uscire e tu hai acceso la tv
e mentre un comico faceva ridere io ti ho sentito che piangevi
allora son tornato ma tanto già lo sapevi
che tornavo da te senza niente da dire senza tante parole
ma con in mano un raggio di sole
per te che sei lunatica
niente teorie con te soltanto pratica
praticamente amore
ti porto in dono un raggio di sole per te
un raggio di sole per te
che cosa pensi tu
se dico amore dimmi cosa intendi
siamo andati al mare e mi parlavi di montagna
abbiamo preso una casa in città e sogni la campagna
con gli uccellini le anatre e le oche
i delfini i conigli le api i papaveri e le foche
e ogni tanto ti perdo o mi perdo nei miei guai
ho lo zaino già pronto all'ingresso ma poi tanto tu già lo sai
che ritorno da te...
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