Premessa: amo la musica rock ma penso anche che al di là delle etichette esista buona musica e musica scadente. La buona musica è quella che ti lascia qualcosa, quella che ti emoziona e ti fa star meglio. Lorenzo Cherubini ci riesce da molto tempo e ci è riuscito anche con questo suo ultimo lavoro.

L'intento è quello di riprendere il sound con il quale ha cominciato oramai tanti anni fa mettendoci dentro una consapevolezza artistica che ai tempi del suo primo album (ricordate Jovannotti for president?) non c'era ed ora invece c'è, eccome se c'è. Non citerò i singoli brani perchè chi vuole l'album se lo va ascoltare in qualsiasi formato voglia: penso che l'elemento di unione del disco ruoti intorno al concetto di "libertà".

Più volte Lorenzo ritorna sul tema facendone un inno alla gioia nonostante la gestazione di quest'album sia avvenuta in un momento per lui brutto: invece che piangere, lui urla, ride , suda e trasuda vita da ogni singolo suono. Bravo Lorenzo e grazie per il tuo sentire, grazie per la tua anima. Quando ho sentito "Quando sarò vecchio" mi sono commosso perchè è la canzone che avrei fatto sentire a mia zia persa da poco: testo aspro in contrasto con una musica che anche se non vuoi ti fa battere i piedi per terra.

L'elemento umano, le tasche piene di sassi e un'illusione sono piccoli gioellini da scoprire. E poi ancora ritmo, ritmo, pulsioni: io danzo, megamix, la porta è aperta, rosso d'emozione: yeah!!!!!!!!!!!!!!. Ancora la bella vita meravigliosa, esperimento bellissimo che ci invita a vivere con il "Sorriso a 36 denti". Caro Lorenzo hai detto che questo album è un insieme di canzoni senza un filo.. non è vero, forse sei troppo modesto.

Alla prossima, piccolo artista........

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