Un noioso pomeriggio di qualche tempo fa, "scazzando" in giro con la macchina, mi fermai in "dischetteria", salutai il titolare e pian piano mi avvicinai al reparto heavy metal, sbirciando qua e là, il mio sguardo si posò su un CD dalla copertina paesaggistica fantasy molto bella, questo CD recava il nome di kaipa "Sattyg" ; che bella copertina dissi dentro di me, sarà il solito gruppetto prog. metal fighetto, tanto fumo poco arrosto, rimisi a posto l'album e continuai a cazzeggiare per il negozio.

Now....

Popporopò, Popporopò, Popporopò.... Pò Pò Pooò, Wacciù Wary Wary, Wacciù Wary Wary, avete capito no?

Tre settimane fa scoglionato più del solito, anche per il fatto del pessimo tempo, mi sollazzovo al calduccio della mia stanzetta, mentre guardavo il mitico primo episodio del Tragico ragioniere Ugo Fantozzi. Nella famosa scena del ristorante giapponese, Ugo si getta nella vasca delle triglie rosse (in preda alla disperazione), perché la signorina Silvani, rifiuta per l'ennesima volta le sue avances.

Fedeli discepoli, discepoli, ehi tu Kaipa grande sacerdote, dammi dei pani, dammi dei pani.... Kaipa? mi domando incuriosito, chissà qual è il significato di questa strana parola, curioso come sempre, prendo in mano lo smartphone e vado ad informarmi sul web.

Kaipa, storica band rock progressiva svedese bla bla bla.... mmmm.... interessante, che io sappia, la Svezia non è mai stata terra che ha partorito band rock progressive del periodo storico che "conta".Evidentemente mi sbagliavo, vado a vedere la discografia, con le relative immagini delle copertine, e toh chi si rivede? L'album che avevo visto al negozio di musica tempo fa.

La biografia su Wikipedia, specifica che il capolavoro dei Kaipa del periodo d'oro è "Solo" del 1978, ci penso un attimo, ma si dai, voglio farmi un regalo. Vado su Amazon niente, su ebay niente, non esiste neanche qui, cavolo sono anche difficili da scovare, provo su Ibs sezione musica, ed eccoli qua questi benedetti Kaipa, clicco acquisto e dopo due giorni arriva l'album nuovo fiammante; che dire il disco è bellissimo, "misterioso", per così dire "buffo" è struggente allo stesso tempo, in pratica un vero capolavoro.

E allora eccezionalmente dal lago di Tiberiade vi farò la recensione di "Solo" dei kaipa, (ma perché oggi sparo così tante cazzate) boh, ma bando alle ciance.e veniamo al disco in questione. La band è formata da Hans Lundin, uno dei fondatori della band (tastiere, organo Hammond, voce), Mats Lindberg (basso, pedali Taurus), Ingemar Bergman (batteria e percussioni), Mats Lôfgren (voce principale e percussioni), Roine Stolt (chitarra elettrica 6/12 corde), per bacco una vera rock band progressiva sinfonica.

Una risatina isterica apre le porte al primo brano, "Den Skrattande Grevinnan" , subito dopo le note di una bizzarra e stridula tastiera fa da preludio a tutto il resto... il brano, totalmente strumentale ha la classica struttura progressiva sinfonica, la chitarra di Stolt è dilatata e intrigante, ricorda in certi momenti quella di Latimer dei Camel. "Sen Repris" è invece una ballata, cantata in svedese (come tutto l'album), altro brano notevole molto contemplativo che non supera i 4 minuti, adesso mettetevi comodi, sdraiati sul letto e chiudete gli occhi, con la bellissima "Anar Dig" , altra delicata ballata sognante, la tastiera in questo caso, assume il ruolo di un pianoforte, la parte ritmica della canzone è lenta ma non banale, la voce malinconica di Mats, ci trasporta nella lontana tundra scandinava in un paesaggio invernale dove tutto sembra tranquillo ed immutato. Oppure, come suggerisce la copertina, in una grande foresta svedese, piena di fascino e mistero, questo brano è il mio preferito, semplicemente stupendo.

La bislacca "Frog Funk", dalla struttura progressive/funk appunto, appare così semplice ed immediata ma contemporaneamente tecnica e impegnativa, molto singolare la chitarra di Stolt, sul finale sembra "uscita" dalla colonna sonora di un film poliziesco con Charles Bronson, altro brano strumentale decisamente più "allegro" del primo, con sintetizzatori che simulano il gracidare di rane.... Sarà mica una disputa amorosa, fra due rane rivali pretendenti? Mah.

L'atmosfera plumbea di "Visa i sommaren" ci trasporta lontano con l'immaginazione, sembra un brano space rock/new Age, se non fosse per l'intermezzo, dove fa capolino la batteria, per poi dissolversi pochi secondi dopo, incalzata dopo da una tastiera cosmica. "Tajgan", un altro brano introspettivo, niente male ma nulla più, "Total förvirring" la canzone inizia lentamente per proseguire più briosa e un po' "arrabbiata", brano semplicemente divino, ancora il suono dilatato ma più incisivo della chitarra di Stolt, il cantato assume più spessore e velocità rispetto a quest'ultimi, ritmi tribali stravolgono in pieno la struttura del brano, che acquista sempre più pathos, il solito discorso vale per la conclusiva "Sist på Plan" ma basta così.

In totale 11 brani da ascoltare e riascoltare, Wikipedia ha proprio ragione "Solo" è veramente un capolavoro che consiglio a qualsiasi amante di musica, anche non prettamente progressiva, se ad un primo ascolto non vi convincerà, dategli tempo fidatevi, e costaterete che questo album vi conquisterà.

La discografia dei Kaipa è da approfondire... e lo farò al più presto. Bye.

Carico i commenti... con calma