A little bit of rain.

Fuori piove, la mia mente, un turbinio di emozioni, sensazioni, dubbi, idee non finite, sfatte.

Ogni cosa che mi circonda, ogni avvenimento che mi coinvolge, ogni accadimento che mi sfiora, mi fa riflettere, mi esalta, mi bracca, mi ferisce e mi sfinisce, mi rallegra e poi mi sbatte per terra.

A skin too few.

Come diceva la sorella del vecchio Nick… una pelle di meno, uno strato di meno, una protezione che semplicemente non c’è, non c’è mai stata. Così la vita la percepisci in un altro modo, diversa sensibilità… quello che per altri scorre come l’acqua di una pioggia di fine estate, in te fa l’effetto di una pioggia monsonica, torrenziale, uno tsunami che tutto travolge e stravolge.

Strano senso di autolesionismo.

Perché ho messo questo cd? Perché ho lasciato che Billie Holiday imbracciasse una chitarra acustica e la accarezzasse così delicatamente, dolcemente… perchè ho permesso ancora che la malinconia di una voce così profondamente angelica mi stringesse a se? Perché ho permesso al suo folk, al suo blues tristemente bucolico, agrodolce di stravolgere la mia serata?

La pioggia continua a scendere sul vetro della mia finestra.

A little bit of rain… to remember all the good times, long days filled with sunshine. A little bit of rain… and to forget all the bad days, lonely blue and sad times.

Carico i commenti... con calma