Questo singolo di Keni Burke, come era solito in quegli anni, esce su due lati, quindi due pezzi per promuovere l'album in uscita dell'artista. Esatto, due brani, ma direi che il vero capolavoro è il brano sul lato A, "Rising to the top", un brano che difficilmente non piace, dalle sonorità fresche, una piano che spinge nel momento giusto ed in perfetto sincro con la batteria che si trova ad una velocità intermedia tra un lento dei "Kool and the gang" (stile Cherish) ed un brano pop-dance di quegli anni, quindi un "beat",per essere moderni, su cui si poteva suonare veramente qualunque cosa, Keni Burke ha trasformato il tutto in un autentico capolavoro che negli anni ha avuto parecchio seguito, tanto che oggi è ricordato da molti solamente per questo pezzo, il pezzo che lo ha reso famoso. Il giro di basso è melodico ed entra in testa subito. Dopo questo brano è difficile soffermarsi sul secondo, che nonostante l'irraggiungibilità del primo, non è per niente male, un brano ritmato e anche con un maggior numero di strumenti, a rendere il tutto più movimentato, ma mai pesante. La caratteristica che accomuna i due brani nel singolo è la leggerezza che trasmettono, anche e sopratutto nel passaggio dal primo brano al secondo.

5 stelle, dunque, specialmente per il primo brano, "Risin to the top".

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