Risvegli blues

Non sempre, ma ogni tanto ci vuole un po’ di blues per vivere. Senza sarebbe ancora più difficile, perché questa musica possiede la magia di emanare una sorta di malinconica forza in grado di scuoterti dentro senza mentirti. Una forza di cui tutti sentiamo il bisogno senza preavviso. Perché il blues è così: schietto, forte, autentico, immediato… necessario.

Così, se dovesse capitarvi di risvegliarvi in una strana e grigia mattina come questa con il desiderio di mettere un po’ di fuoco vivo e sincero nelle vene, allora potreste anche scegliere di ascoltare questo disco di Kenny Wayne Shepherd (Reprise Records - 2006). Un lavoro fantastico che raccoglie una serie di classici del blues suonati dal vivo e on the road insieme ad alcuni dei suoi maggiori interpreti ancora in vita, come B. B. King, Cottie Stark, Clarence "Gatemouth" Brown, Neil "Big Daddy" Pattman, Etta Baker, Pinetop Perkins, Honeyboy Edwards. A questi, inoltre, devono aggiungersi altri musicisti eccezionali, che possono vantarsi di aver accompagnato nella loro carriera gente del calibro di Muddy Waters e Stevie Ray Vaughan.

Per realizzare questo progetto l'intrepido e discontinuo chitarrista bianco Shepherd ha percorso le strade d’America con un pullman carico di strumenti e musicisti. Durante questo viaggio, durato dieci giorni (“Ten days out”), ha incontrato questi mitici bluesmen, suonando con loro un po’ ovunque con la massima libertà espressiva. Montati gli strumenti e i microfoni dove capitava - all'aperto, in soggiorno, in cucina - i musicisti hanno poi lasciato che fosse il blues a guidarli (“What happened is what you hear, we kept it as real as possible”). Giorno dopo giorno, concerto dopo concerto, attraversando il Missisippi e l’Alabama, il viaggio è diventato una ricerca delle radici di questa musica, testimoniata da performance suonate con una passione incredibile e sincera.
L’album impazza tra atmosfere differenti in ogni suo episodio. Chitarre ora acustiche, ora elettriche, fiati, duetti trascinanti, armoniche e voci che sembrano fuoriuscire da una radio di un secolo fa, invocando più di un brivido. Ogni brano chiede e ottiene il pieno coinvolgimento durante l’ascolto. Come non dondolarsi e struggersi un po' ascoltando Jerry "Boogie" McCain che intona "Potato Patch"? Come stare impassibili dinanzi al duello di note fra "Lucille" di B. B. King e la chitarra di Shepherd in "The Thrill Is Gone"? Come non desiderare di essere avvolti dalla straziante vitalità di brani come "Grindin' Man"? Se ci riuscite allora la vostra anima è andata a farsi un giro altrove, perché altrimenti non sarebbe possibile.

Se poi tutto questo non vi basta, allora sappiate che a questo disco è allegato un Dvd, il quale testimonia in forma di documentario la realizzazione di questo progetto. È come un viaggio nel passato di una terra attraverso le storie, la musica, gli sguardi, le rughe e le voci dei suoi superstiti. Date un'occhiata a questo video per avere un'idea e poi decidete voi se voler fare o meno questo piccolo, ma intenso viaggio. Io ho già speso troppe parole e troppo tempo, adesso è ora che torni alla mia voglia di blues.

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