Kevin Ayers è stato il re del regno della pigrizia. Un talento musicale enorme utilizzato per snaturare la canzone pop fino a portarla alla pura sperimentazione. Come il suo grande amico Mike Oldfield non è mai stato un grande esempio di impegno musicale, parafrasando una celebre frase "da un grande talento derivano grandi responsabilità",e lui è sfuggito per tutta la carriera alle responsabilità imposte dallo show business. Affetto da lassisimo tropicale, era cresciuto nel sud est asiatico, ha centellinato sapientemente il suo talento in una serie di album ormai divenuti a ragione dei classici fondamentali del rock. Molto citato dalla scena indie più avanguardista odierna Kevin Ayers è il dimenticato ma soventemente ricordato per eccellenza. Nel 1970 pubblica il suo primo 45 rpm in coda all'album eccelso "Joy of a Toy", album che sintetizzava tutta la vena stramboide, romantica, e godereccia della poetica di Ayers. Qualcuno per ricordarlo dirà che in fondo scriveva canzoni essenzialmente su tre argomenti: il bere, lo scopare e il bere dopo aver scopato.

"Singing a Song in the Morning" è un inno magistrale al cazzeggio mattutino, una canzone da cantare a squarciagola mentre si è sotto la doccia. Incisa insieme a gran parte dei Caravan vede nel tape originale alla chitarra un altro grande amico di Kevin, Syd Barrett, qui in una delle ultime apparizioni discografiche prima del magico oblio che lo farà entrare direttamente nell'olimpo del rock. Barrett suona la chitarra e forse canta, i dati non sono molti, nei cori. Oggi sono reperibili entrambe le versioni, con e senza Syd, nella bella ristampa del 2003 di "Joy of a Toy", ristampa con un ottimo booklet pieno di informazioni e dettagli.

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