"Maraccaba" di Klaus Wiese è un'opera che trascende i confini del tempo, riportata in vita grazie alla Minotauro-Records in una ristampa che ne preserva l'integrità sonora e spirituale. Pubblicato originariamente nel 1982 come suo secondo album, Maraccaba si inserisce nella straordinaria e vasta produzione di Wiese, un pioniere del sottogenere drone-ambient che ha saputo fondere elementi sonori di diverse tradizioni spirituali per creare un'esperienza musicale unica e profondamente meditativa. Nato nel 1942 e scomparso nel 2009, Klaus Wiese è stato non solo un musicista minimalista e polistrumentista, ma anche un vero maestro della ciotola tibetana, uno strumento che ha utilizzato per esplorare le dimensioni più intime della coscienza. La sua arte è profondamente influenzata dai suoi viaggi in Iran, Afghanistan e India, e dagli studi approfonditi sul Sufismo, una filosofia spirituale che permea ogni sua composizione, rendendola un rituale sonoro di purificazione e guarigione. Il legame di Wiese con i Popol Vuh, leggendaria band tedesca guidata da Florian Fricke, è un capitolo essenziale della sua carriera. Nei primi anni '70, Wiese lavorò come roadie per il gruppo e fu anche nominato membro effettivo, accreditato alla tamboura negli album "Hosianna Mantra" e "Seligpreisung". Anche se non sembra aver mai suonato direttamente su quei dischi, il suo coinvolgimento con i Popol Vuh riflette l'affinità spirituale e artistica con le sonorità cosmiche ed eteree che caratterizzavano la band. Maraccaba si distingue come un'opera di straordinaria profondità, un capolavoro di minimalismo meditativo. Le ciotole tibetane, in combinazione con la voce umana, lo zither, l'harmonium e una gamma di strumenti esotici come quelli persiani, creano un paesaggio sonoro che è al contempo denso e rarefatto, come un mantello di nebbia che avvolge l'anima. Ogni nota, ogni risonanza, sembra emergere da un luogo di silenzio sacro, un silenzio che Wiese ha saputo sondare e trasformare in suono. In questo album, le influenze sufi si fanno sentire attraverso una musica che non è solo da ascoltare, ma da vivere. La voce umana, utilizzata come strumento, si intreccia con i suoni degli altri strumenti, evocando un senso di comunione con l'infinito, di dissoluzione dell'ego in una realtà più vasta. Maraccaba non è semplicemente musica, ma un veicolo per la meditazione, un ponte verso stati di coscienza più elevati. L'eredità di Klaus Wiese vive attraverso questo disco, che, nonostante sia rimasto a lungo sconosciuto, rappresenta una pietra miliare nella musica ambient e drone. La sua influenza si estende a numerosi artisti successivi, come Alio Die, Mathias Grassow, Oöphoi e Al Gromer Khan, tutti ispirati dalla capacità di Wiese di trasformare il suono in un'esperienza spirituale. Maraccaba è un'opera da scoprire e riscoprire, una gemma nascosta che, con ogni ascolto, svela nuove profondità. La sua musica ci guida attraverso un viaggio interiore, dove la mente e l'anima trovano riposo, e il tempo sembra sospendersi in una meditazione senza fine. Un album essenziale per chiunque cerchi nella musica un rifugio dalle ansie del mondo e una connessione con l'eterno. Disponibile su Bandcamp: https://minotaurorecords.bandcamp.com/album/maraccaba.

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