Tutto dipende dal fatto che inciampiamo nella nostra nascita.

Come sassolini siamo scagliati da una mano impietosa nel mare del verbo essere.

Come il chitarrismo di Holtkamp. Piccoli arpeggi senza importanza che precipitano in quel sogno chiamato vita.

Brulicanti field recordings, indiscreti loops elettronici, beffarde linee d'armonica e un sitar incalzante. Che significa?

Il sassolino andrà a fondo in un attimo senza capire nulla.

Ma non scordiamoci delle onde concentriche che produciamo in superficie.

I nostri amori, i nostri atti, le nostre passioni si propagano di continuo e giocano con l'incomprensibile, fanno boccacce alle tempeste, toccano le onde prodotte da altri sassolini.

Come nei sogni.

Come il chitarrismo di Holtkamp. I piccoli arpeggi senza importanza, il loro flusso e riflusso, i loro riverberi liquidi e circolari à-la Roy Montgomery.

Vivere è la coscienza che cerca di decifrare l'assurdità.

Come il chitarrismo di Holtkamp.

Come un sassolino scagliato in un sogno.

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