Cercando di rimodulare il mio ottuso status di mammifero andai per boschi con "Transform" in cuffia. Mutare il ferro in oro è roba da dilettanti, ma credo comunque che una buona pietra filosofale la si forgi mescolando i contrasti. Occhi sul mondo naturale e orecchie su quello artificiale. E il… [di più]
Ho sempre avuto il sospetto che l'etichetta "Teatro dell'Assurdo" non sia altro che un'invenzione tipicamente borghese coniata per proteggersi da coloro che favellano di verità. Una specie di riflesso incondizionato, di strategia difensiva che consente un distanziamento da tutte quelle opere che mettono a nudo ciò che normalmente è agghindato… [di più]
La Poesia è un grande bar stracolmo di tipacci invidiosi come adolescenti, permalosi come nani e sproloquianti come vecchi marinai. Ma c'è un cantuccio, un tavolino in un angolo polveroso tra la porta di servizio e il ripostiglio delle scope. E illuminato appena dalla luce declinante delle illusioni. Saba si… [di più]
Tra i tanti, troppi dubbi che turbano le mie giornate c'è, in effetti, una certezza che si staglia sempre all'orizzonte: un pompino (ben fatto) è uno dei pochi, pochissimi piaceri della vita senza controindicazioni. E ringrazio il mio dio (chiunque sia e dovunque si trovi) per avermi donato la saggezza… [di più]
C'è un muro. Un muro che ormai non serve a nulla. Spunta semplicemente come un fungo in aperta campagna: i resti in decomposizione di un vecchio mulino ad acqua. Un muro di mattoni a vista bagnati dal sole. E ci sono due insetti. Il primo - ben pasciuto e privo… [di più]
In quel tempo l'uomo del sottosuolo confinato nello scantinato di "Spiderland" aprì la porta. Aprì la porta, risalì le scale, uscì di casa e rivide la luce. Rivide la luce, riebbe a che fare con le cose del mondo e si fermò d'un tratto. Si fermò d'un tratto, si guardò… [di più]
Poche parole mondate da ogni virtuosismo. Voce del verbo rifiutare: l'eleganza formale, i contorni rifiniti, le assonanze o le dissonanze musicali, persino la punteggiatura. Cosa resta? Poesie secche, essenziali, affilate. Come pallottole che colpiscono un punto ben preciso e da lì si riverberano in tutto il corpo. Frammenti di un… [di più]
In sul calar del sole - e in pieno mare aperto - un uomo si appoggia al parapetto del ponte di una nave. Guarda giù, pensa, focalizza. Se l'uomo è un nevrotico, anche se grave, si limiterà ad osservare i flutti immaginando in che modo e con quali conseguenze l'io… [di più]
Personaggi: Cj: personaggio di Debaser. Cris: essere umano che anima Cj e dal quale è animato. Luogo: Homepage di Debaser. Cj ha appena effettuato il log in. Cris (occhi impastati di sonno e voce ancor più impastata): che si dice? Cj: a proposito di che? Cris: non so, qualcuno dirà… [di più]
C'è una certa giornata. Una giornata lunga lunga lunga. Ma proprio lunga eh. Certo, la paginetta ha il sigillo in ceralacca. "Ulisse" di Joyce. E allora uno può pensare che la giornata lunga lunga sia il famoso 16 Giugno 1904. I posteri l'hanno ribattezzata il Bloomsday. No. La giornata lunga… [di più]
La sventura di Teseo fu quella di trovarsi in un labirinto razionale, geometrico, intricato finché si vuole, ma pur sempre progettato da mente umana. Insomma, stiamo parlando di Teseo: un personaggio unto dagli Dei, forse addirittura il pargolo di Poseidone! E che fà? Uccide il Minotauro e poi da bravo… [di più]
Si sente un suono che viene da lontano, come dal cielo, un suono di corda che si spezza, un suono triste, moribondo. In lontananza, dal giardino, la scure picchia sull'albero. E poi cala il sipario. Non solo sulla parabola artistica, ma anche sull'esistenza stessa di Cechov che - malato da… [di più]
"Merdre!" Sì, proprio "Merdre!": la prima battuta della prima scena del primo Atto dell' "Ubu Re", neologismo - fusione di mère (madre) e merde (merda) - evacuato in faccia ai benpensanti parigini della Belle Epoque e grido di battaglia con cui Jarry ha sempre assaltato lancia in resta tutte le… [di più]
La cosa importante è trovare l'albero giusto. Nessun tronco è troppo coriaceo, nessuno. Ma l'albero deve essere quello giusto e il segreto deve pesarci come il masso smosso da Sisifo. Scavare, scavare, scavare a fondo. E poi confessarlo. Senza barare. Trovare del fango qualsiasi: vestiti color pastello, acquazzoni improvvisi, cibi… [di più]
Nascondersi in campagna dove l'aria ha la fragranza del pane appena sfornato. Molli arpeggi elettrici svaporano nell'etere come quella nebbiolina del mattino che scompare non appena la si nota. Gli uccellini cantano e una spiga di grano si abbronza alla luce del sole. Un unico pezzo diviso in dodici piccoli… [di più]
Ci sono volti che sembrano fatti apposta per essere osservati. Non avendo fiducia alcuna in confidenze o confessioni per il carico di vanità che inevitabilmente portano con sé e considerando con diffidenza persino le azioni per il velo d'ambiguità di cui troppo spesso sono ammantate, credo che una persona si… [di più]
I vecchi di paese parlano poco e lentamente perché sanno che in fondo non c'è niente da dire, che tutti - eccetto loro - sono degli imbecilli. Non sto parlando di quelli che attraverso le premure elargite al nipotino o al canarino di turno riacquistano le stelline nello sguardo impazienti… [di più]
Chi dorme non piglia pesci semplicemente perché la sua coscienza - liquefatta - li contiene già tutti. C'è il sonno profondo e ci sono gli attimi che precedono il risveglio. Quando un cupo giro di synth mandato in loop mantiene alla deriva il prodigio della personalità, ma il corpo si… [di più]
La piuma svolazzante in "Forrest Gump" o la busta di plastica in balìa delle correnti in "American Beauty" saranno anche immagini fruste e non particolarmente raffinate, ma bisogna ammettere che il sottotesto che le permea conserva sempre una certa potenza, un'efficacia intrinseca il cui rintocco si propaga immancabilmente nello spettatore… [di più]
Un vero spettacolo teatrale è fatto per essere goduto dal vivo. Sembra banale a pensarci, eppure è proprio da questo semplice assunto, da questo motto degno di monsieur Lapalisse che è nato uno dei libri più importanti del '900. Quando Artaud mise a punto "Il Teatro e il suo Doppio"… [di più]
Forse tutta la bellezza della vita umana sta in quelle fotografie, in quei piani sequenza marchiati a fuoco nella memoria. Ricordo una passeggiata in città con mio padre, una Milano ricoperta di neve: i colori dei cappotti, il trambusto dei tram, gli accenti delle parole e il mio sangue che… [di più]
"Wild love/Wild love/Somebody shot down my wild love" canta Smog (aka Bill Callahan) nella title-track. E più che un canto è una declamazione nel deserto intrisa di una nostalgia a stento trattenuta, più che un pezzo è un bozzetto appena tratteggiato su una tela di fortuna. E sia la declamazione… [di più]
Ci sono notti in cui la luna piena è bella come una Sfinge. Notti dove la calma ultraterrena della sua luce è offuscata, filtrata, cesellata, celata e rivelata da nubi di passaggio cariche di presagi e di un qualcosa; un qualcosa che sta compiendo come un ciclo di rotazione, un… [di più]
Al diavolo il Cristianesimo e la sua dottrina. Al diavolo la sua fronte impassibile, le sue palpebre chiuse, il suo volto severo incipriato di piombo. Al diavolo per tutte le ragioni possibili. Per la separazione rigorosa tra il Cielo e la Terra, per i suoi miti fiacchi e decomposti, per… [di più]
Alla luce declinante di settembre preferisco quella giallastra e malaticcia dei lampioni. È importante non grattare le crosticine prima che l'abrasione sia rimarginata: sangue e bruciore, bruciore e sangue. E carne viva. Quattro lunghe suites in continua evoluzione e involuzione. Quattro porzioni di pelle sottile stuzzicate ossessivamente dalle unghie di… [di più]
Piaccia o non piaccia ognuno di noi è anche la risultante del contesto sociale, storico e naturale in cui si trova inserito. Certo, il miracolo della personalità mischia notevolmente le carte e scompagina i percorsi, ma non si può far finta che l'albero non influenzi il colore, la grandezza e… [di più]
Quest'èra che ci è toccata in sorte, questo mondo ebete, ipervitaminizzato, pluriaccessoriato, megabytato, multimedializzato e profondamente volgare che occlude i pori di ogni persona ragionevole non trascura davvero nulla. Insomma, c'è davvero da stupirsi se il suo sistema di valori, nella più bieca logica del "cane mangia cane", abbia incancrenito,… [di più]
Chitarrine ronzanti e il pastoso baritono di Merritt. Synths meravigliosamente ingenui che sbirciano nel costume di arrangiamenti-giocattolo. Indie-pop rotondo e sonante che gioca a biglie su piste melodiche evanescenti. Sogni a pori aperti, aria leggera che riempie gli occhi. Il noise dei My Bloody Valentine che non sa ancora cosa… [di più]
Le cose che si notano al mattino tendono sempre a indirizzare la giornata in un modo o in un altro e alle volte - in concomitanza di bizzarre congiunzioni astrali - si è parecchio fortunati. Uno sputo schifoso, giallastro, raggrumato e catarroso incrostava l'asta del segnale di STOP vicino alla… [di più]
Tutto dipende dal fatto che inciampiamo nella nostra nascita. Come sassolini siamo scagliati da una mano impietosa nel mare del verbo essere. Come il chitarrismo di Holtkamp. Piccoli arpeggi senza importanza che precipitano in quel sogno chiamato vita. Brulicanti field recordings, indiscreti loops elettronici, beffarde linee d'armonica e un sitar… [di più]
"Il mio amore è bianco e viola lutto" scrisse Jules Laforgue. Del resto la casistica del complesso edipico ammetterà pure qualche piccola variazione alla regola e, se è vero che ognuno di noi è unico e irripetibile, perché mai adombrarsi più del dovuto se l'inconscio di un poeta desiderava sì… [di più]
Mulinelli digitali che arruffano la rotta, stridìi artificiali che squarciano le vele, cavalloni sintetici che riempiono i polmoni. Il mar dei glitch non è meno pericoloso dei suoi sette fratelli. E se poi l'imbarcazione fosse quella della copertina? E se Fennesz - preso da mille featuring - stesse ancora pensando… [di più]
Quando la città sente le palpebre pesanti, quando beve l'ultimo bicchiere d'acqua dalle grondaie, quando si toglie dai lobi le luci dei negozi e sbadiglia dai tetti delle case. Quando si adagia mezzo svestita nel suo letto di pietra. Ci vuole talento per sussurrare ninnananne. Ci vuole un alito tiepido… [di più]
Nell'Inghilterra di fine '500 - quando al trono era assisa Elisabetta I Tudor - Shakespeare si trovava nel mezzo del cammin di sua vita, ma la fama e la fortuna delle sue Opere erano già in vertiginosa ascesa. Questo per via della qualità della drammaturgia? Sì, indubbiamente. Però non è… [di più]
Difficilmente dimenticheremo questo periodo. Clausura forzata, file al supermarket, metri di distanza, bollettini di guerra, mascherine, guantini e sguardi spaesati. Una lunga, lenta, strisciante melodia di morte che sibila negli interstizi del quotidiano. Un tema portante con le sue molteplici variazioni: la mia compagna armata di Amuchina, le video-chiamate ai… [di più]
Fermarsi sull'argine di una piazza affollata e cercare una storia; banale, originale, piccante, grigia, verosimile o surreale. Estrarre il miele dal viavai da insetto delle persone. La foggia dei vestiti, la consistenza degli odori, il taglio degli accenti, l'improbabilità delle posture e l'incessante accavallarsi di frasi smozzicate. Scaldare il motore… [di più]
"Politicamente sono un analfabeta" scrisse di sé Aleksandr Blok. Da una frase come questa, con tutta la mancanza di spifferi che ha ogni affermazione laconica, si potrebbero trarre istintivamente alcune (affrettate) conclusioni sulla persona che l'ha pronunciata: estremo snobismo, sazia indifferenza, ridicola superficialità. Del resto il curriculum sembrerebbe parlar chiaro:… [di più]
Prima di rinchiudersi nello scantinato. Prima di fissare il suo pugno colmo di mosche. Prima di mutarsi in ragno e penzolare amaramente dai fili delle sue fragilità. Un tempo l'uomo del sottosuolo era solo un ragazzo che gironzolava per il mondo. Vicoli, immondizie, carcasse d'automobili, voci spezzate, ragnatele polverose e… [di più]
Il mondo ancheggia come una puttana? Restare calmi e fissare un muro. I bocconi serviti dalla vita sono troppo amari? Divaricare le mandibole e inghiottirli d'un fiato. Avere la saggezza di un gatto e lo stomaco di un serpente. E chiudere le imposte. Un disco misterioso come il sound di… [di più]
Una cosa è certa: ciò che siamo dopo aver attraversato un ponte è inevitabilmente diverso da ciò che eravamo prima di attraversarlo. I ponti sono dovunque e, volenti o nolenti, gli esseri umani ci si avventurano (sia individualmente che collettivamente), ne sono irresistibilmente affascinati. Ma cosa accade su un ponte?… [di più]
Paragonati a quelli del Medioevo (con i loro sadici marchingegni e spettacolari messe in scena), i supplizi che gli eretici della poesia francese di fine '800 dovettero subire paiono ben poca cosa: isolamento (spirituale oltreché fisico), fame (di riconoscimenti prima che di qualsivoglia vettovaglia), autofinanziamenti per la pubblicazione dei loro… [di più]
Ore 6:00 del primo giorno di una nuova vita. Partire! Partire per non tornare, partire per rinnovarsi, partire per non morire. Arrivo al porto risalendo la corrente dei vicoli e il tepore di un pianoforte, una raggiante apertura melodica che brucia i profumi della notte, scuce il sole dal filo… [di più]
Se rivoluzione dovrà essere ogni testa andrà mozzata. E non si loderanno mai abbastanza le avanguardie, le truppe che per prime si getteranno sui nemici al fronte! E non si leveranno mai abbastanza in alto le grida di giùbilo, i ruggiti che squarceranno i cieli alla vista dei primi scalpi… [di più]
Chissà cosa ha spinto i corvi a spiccare il volo nel campo di grano di Van Gogh. Ci sono volti, opere, paesaggi e persino case che suscitano interrogativi da ogni poro. I corvi volano, lo sguardo si spinge oltre il dipinto e la mente vaga: dove stanno andando? Cosa provava… [di più]
Tra le tante idiozie (travestite da cose importanti) che flagellano la quotidianità c’è una cosa importante (di solito percepita come un’idiozia) che invece la nobilita: la divagazione. Amo divagare. Amo farlo in tutte le declinazioni possibili e immaginabili. Amo sedermi al bar con un amico e lasciare che le immagini,… [di più]
“La Quiete Dopo la Tempesta” scriveva il buon Giacomo Leopardi a complemento de “Il Sabato del Villaggio”. Chissà, forse la ditta Willits & Sakamoto è approdata ai calmi fondali di “Ancient Future” perché prima inghiottita dal torbido maelström di “Ocean Fire”. Se la vita è un’oscillazione in cui il pendolo… [di più]
Il mare sanguina al tramonto. Mille e più onde, mille e più vite si infrangono sul filo di scogli affilati come rasoi. … Riuscire a piangere è una benedizione… Il mare, le sue viscere rimestate dalla danza sconnessa di bordoni elettronici che si ricominciano dalle loro fini. Ritrovo ciò che… [di più]
Cercando di carpire il segreto della sua felicità chiesi udienza al grande masso che mi sorrideva dalla riva del fiume. La giornata era serena, io forse lo ero un po’ meno. Infine il masso si degnò di ascoltarmi. Parlai a lungo del frastuono cittadino e di quanto le sue stratificazioni… [di più]
Forse Godot non arriva perché lo si aspetta nei posti sbagliati. Una stanza. Vuota. Forse Godot non arriva perché lo si aspetta insieme ad altri. Una persona. Sola. Forse Godot non arriva perché lo si aspetta prostrati ai piedi dell’idea che ci si fa di lui. Una sedia al centro… [di più]
Fisso la pioggia attraverso il vetro di una finestra, fisso la pioggia e le gocce del tempo rallentano la loro corsa. Isolo i segmenti delle ore, spacco in quattro i capelli dei minuti: quante cose, troppe cose. Apologìa dell’ hic et nunc, sacerdote dell’infinitamente piccolo, oracolo del kairos; “Faint” è… [di più]
Che dire, anch'io ho avuto il mio periodo videogiocoso. Non durò molto a dire il vero, esattamente l'intervallo intercorso tra quando smisi di calcare l'erba dei campi da calcio arrivando alla conclusione che non sarei mai diventato come uno di quei maestri olandesi dell'arte pedatoria (di lì a qualche anno… [di più]
Sì, è compensibile. Probabilmente anch’io aggrotterei le sopracciglia o atteggerei le labbra a un sorrisetto sprezzante. C’è proprio bisogno che io vi parli dell’”Amleto”? No. C’è qualcosa che possa aggiungere ai fiumi d’inchiostro versati per analisi critiche, studi comparati, indagini psicologiche, rimandi storici o riferimenti socio-culturali? Certo che no. Credo… [di più]
C’è un’età che gli Dei ci invidieranno per sempre e che, da sempre, alla biliosa fissità dei loro occhi rappresenta il vero, grande, inaudito privilegio concesso agli esseri umani, l’età dei trasalimenti repentini e degli stupori smodati che squarciano le giornate con la potenza dello sguardo di Van Gogh che… [di più]
In quest’assurdità chiamata vita perdìo non scordiamoci di danzare! Danziamo con il corpo, con la mente o con il cuore, danziamo da soli, con la nostra ombra o con la prima persona che ci capita a tiro, danziamo sui trampoli dell’amore, sulle macerie dei nostri progetti o sugli ostacoli che… [di più]
“L’ interesse per l’ esistenza risiede quasi tutto nelle giornate in cui la polvere della realtà è mista a sabbia magica” Marcel Proust Quando le orme sulla neve disegnano strani geroglifici dove possiamo leggere quello che saremmo potuti diventare, quando le fusa immacolate di una gatta diventano la sola cattedrale… [di più]
Rotolando per le vie. Balzellando, zigzagando, incespicando e calpestando. Rotolando per le vie. Nume tutelare degli scappati di casa, Sommo Sacerdote degli inveterati perdigiorno, stella polare di tutti gli sciamannati capitani di ventura che navigano senza meta! Pallina della roulette! Maestra di vita! Alla tua filosofia mi affido, al tuo… [di più]
Alzarsi, giocare, dormire. E un bel giorno… …Crescere. Alzarsi, lavorare, dormire. E un bel giorno… …Invecchiare. Alzarsi, sospirare, dormire. E un bel giorno… … … … E dunque cosa saremo stati? Un solenne, criptico, romantico, ridicolo, irripetibile concentrato di routines che nascono e si disintegrano in continuazione. Nastri mandati in… [di più]
E voi? Quali sono i vostri escamotages per rinfocolare le energie? Io ne ho diversi, coloriti e multiformi, ma, risparmiandovi tortuose dissertazioni su ognuno di essi, concedetemi di parlare dell’unico infallibile: il Bar Italia. Nume tutelare di tutti gli scappati di casa della mia città! Indispensabile e (spero) incrollabile istituzione… [di più]
Se solo Lei mi amasse. Il suo scialle è una soffice nebbia che le affusola le forme, per orecchini i piccoli globi giallo-ocra dei lampioni sul lungofiume, i suoi sguardi colgono di sorpresa come penetranti brezzoline alla svolta di vicoli sperduti e la sua voce è misteriosa e sghemba come… [di più]
Diciamo pure che nella vita si attraversano varie fasi, e aggiungiamo altresì che, una volta guadate, non è detto che (alcune) non possano ritornare a condizionarci il passo. Una decina d’anni or sono le acque in cui mi dibattevo erano quelle dell’instabilità economica: lavori saltuari, paghe incerte, contratti capestro, condizioni… [di più]
Un bisbiglìo, un fruscìo. Una tela white noise a bassa frequenza che cattura pulsazioni cristalline e indifese. Rimastichìo e sospensione. Piccoli traumi mai risolti sferruzzano i neuroni come un elettroshock a basso voltaggio e, mentre le immagini soffocano tra le spire di un minimalismo austero, le dita osservano le pieghe… [di più]
Sì, alla fine mi avevano convinto. Non che ne avessi molta voglia, rimanevo anzi piuttosto scettico e sul senso della cosa (soprattutto in base a considerazioni aprioristiche) e sulla tempistica dell’occasione (visto che l’avevo saputo solo due giorni prima). Però che Diavolo! In fondo mi faceva piacere rivederli e, sapendo… [di più]
Lunga è la via che dall’inferno ascende alla luce, ma la sinfonia di un sintetico cielo stellato cala una fune e invita al viaggio. Sam Rosenthal getta la maschera e depone in ossari polverosi i Black Tape For A Blue Girl. Sam Rosenthal è ormai altro. Sam Rosenthal è Dave… [di più]
Che l’inondazione, stavolta, possa avvenire da acque differenti. Matthew Cooper depose così l’intimismo nebbioso e i densi loop chitarristici di “Talk Amongst the Trees” e intraprese un viaggio. Archi, corni, pianoforti e sensazioni da primo giorno del creato. La Natura, ancora gonfia di sonno e satura di colori scintillanti, si… [di più]
“Al poeta impeccabile, al perfetto mago in lettere francesi, al carissimo e molto venerato maestro e amico Théophile Gautier. Con i sentimenti della più profonda umiltà dedico questi fiori malsani” Charles Baudelaire, I Fiori del Male Devo ammettere che il tarlo della poesia ha cominciato a rodere le fibre del… [di più]
Tutto sommato mi pare di poter dire di essere una persona perbene. Oddìo, mi rendo conto che sia piuttosto inelegante dirlo di se stessi e so altresì che, talvolta, ho alimentato anch’io il grande oceano di iniquità e di sgradevolezza che penosamente circonda il Globo. Però insomma: onoro come posso… [di più]
Sogno. Un cavalcavia deserto, la strada di sotto, il sole, un po’ di vento. Sogno. Nel nulla, dove c’è tutto. Un unico pezzo, quaranta minuti. L’elettronica traspira e fluttua dalla strada cotta dal sole. Placide onde chitarristiche scompigliano e rivoltano, passano e ripassano, assecondano e interrogano i miraggi che nascono… [di più]
Se c’è una cosa che amo è andare in luoghi dove non conosco nessuno. Adoro andare in bar e locali dove, lubrificata da stimolanti libagioni, la mia mente può fantasticare sulle persone che incontro, immaginandone le vite e intuendone le abitudini. Cerco insomma di captare frammenti di discorsi, osservare posture,… [di più]
E fra mille anni, il bacio solstiziale del sole sarà eterno. E’ scritto, matasse informi di scariche elettriche nasceranno e sibileranno all’interno della fornace solare. Un’ elettroacustica escatologica si esprimerà con apocalittiche glossolalie che si contorceranno e strideranno in crepitante agonia. Tremendi elettroshock sconvolgeranno i ricci di Medusa e, pietrificate… [di più]
Quando il cuore è un frullar d’ali e quando le dita sono piccoli artigli indiscreti, allora anche la bocca si muta in becco e, con la ghiottoneria di una cornacchia, lo ficco in bazar scintillanti. Stoffe dalle fogge audaci e dai colori voraci, sfiziosi orpelli dalle forme attraenti, opali ora… [di più]
…Chissà, perchè mai non potrebbe essere accaduto? Voglio dire, chi può dire di sapere con certezza una cosa (una qualunque cosa) senza cadere nel ridicolo? Vaneggiamento per vaneggiamento io scelgo l’improbabile, il grottesco e il delirante. Dunque, senza altri inutili preamboli, lasciatemi affermare questo: non solo è possibile, ma è… [di più]
L’arancione l’arancione! L’energia febbrile dell’arancione, la sua instabilità, la sua vividezza, il tono straripante dell’arancione. Figlio prediletto di Dei Maggiori, l’arancione. Frutto prelibato e succoso, generato e nutrito dalla luce chiassosa, lancinante e folle del giallo che si rapprende e si salda alla densa colata lavica del rosso, alla sua… [di più]
“Majakovskij mi è sempre piaciuto. E’ come una continuazione di Dostoevskij. O meglio, è una lirica scritta da qualcuno dei suoi personaggi più inquieti. […] Che talento travolgente! Come riesce a dire tutto, una volta per sempre, in modo implacabile e assolutamente coerente.” (Boris Leonidovič Pasternak, Il Dottor Zivago). Credo… [di più]
“Quel che c’è di più profondo nell’uomo è la pelle” Paul Valéry Languidi arabeschi elettroacustici e cuore tribale. Sette veli mediorientali avvolgono l’arsenale di synths & samples di Rich. Lo sfocano, lo sfumano e lo relegano nella sottotrama di un tappeto sonoro in cui le novelle della principessa Shahrazād vengono… [di più]
Infetto era il seme del Re Nero e putrido il grembo della Stella. Quali figli potevano mai venire alla luce? Aspre progressioni elettriche e stasi eroinomani convivono in un sound ispido, vertiginoso, in cui psicodrammi di malato egotismo stendhaliano maturano come lerci frutti venefici sulle irte rupi della carne. Timbri… [di più]
“Noi siamo della materia di cui sono fatti i sogni” William Shakespeare Rigirando il Bardo nel bicchiere e sorseggiando le sue verità, nella quiete di una limpida sera invernale mi scopro fuso al freddo marmo del padiglione dei sogni; sogni a occhi aperti con vista sul cielo stellato. Stelle lontane… [di più]
C’era una volta la piazza di paese: c’era per tutti, persino io ci sono stato. Come un micio a primavera perlustra i prati in fiore, io gironzolavo felice e ricettivo insieme ad altri mocciosi come me; tutti avidi di capire e di farsi capire. Ero la dannazione di mia madre,… [di più]
Cercando qualcuno o seguendo qualcosa sono sorpreso dalla notte. Dei gradini, la piazza deserta e la luna… nient’altro. Torpori elettronici e fosche bizzarrie ritmiche languono in un fuligginoso spleen metropolitano in cui i dormiveglia del Brian Eno di “Music for Films” vengono agitati da Neu! imbottiti di piume. Amari accordi… [di più]
Dal guscio del Tempo già beccano i desideri dell’anno che verrà, ma su tripodi rituali bruciano fragranti profumi esotici che diffondono i vapori di ombre lontane. Ambient delicata e flessuosa condotta da esili armonie levantine che sfumano lentamente nell’aria tra sentori dolciastri di mirra ed incenso. Su losanghe di topazio… [di più]
Perché mai le immagini e le sensazioni che vediamo e proviamo da svegli le chiamiamo “realtà”? Perché mai quelle che vediamo e proviamo da dormienti le chiamiamo “sogno”? Che sia solo una questione di tempo? Se dormissimo molto di più di quanto non stessimo svegli, sapremmo dire con altrettanta sicurezza… [di più]
Temo che invecchiare sia una fregatura. E cos’è che frega? Che sia il constatare il restringimento, graduale ma inesorabile, delle nostre possibilità nei confronti della vita? Possibilità del nostro corpo, possibilità delle strade da intraprendere, possibilità delle cose in cui credere. Il Sommo Faber diceva “…Vola il tempo lo sai… [di più]
E il bimbo si accorse che il suo aquilone, per quanto in alto potesse volare, non avrebbe mai toccato la volta del cielo. L’infanzia era finita e la maturità non ancora cominciata e le iridi del bimbo furono offuscate per la prima volta dalla cataratta della Ragionevolezza. Pezzi che vivono… [di più]
… E mentre foglie ormai ingiallite sono condannate a morte dall’Autunno, vengo risucchiato dall’indefinita sensazione di non essere sempre esistito e di non poter esistere per sempre. Una lunga palpitazione sonora figlia del pantano e madre di fosche dissonanze che interrogano senza sosta. Un’occulta forza centripeta innescata dal sinistro moto… [di più]
Prologo: Derive & Lucidità camminano sulla lama del dormiveglia che sbuccia la coscienza della mia mente. Sirene del sogno & Baccanti del quotidiano si disputano il tempo della mia carne. Incantesimi & Logaritmi elevano ed estraggono le immagini latenti della mia memoria. Trances aprono porte & Drones chiudono cerchi. “Trances”… [di più]
Leccando il dorso del Bufo Alvarius riesco finalmente a masticare il Presente mentre i progetti e le reminiscenze si sciolgono nell’acido sfrigolante di spirali chitarristiche forgiate da Efesto. Una cacofonia di sensazioni attorciglia la mia guida malferma. Dove sono? Nello stomaco di uno space-rock pantagruelico formicolanti succhi gastrici corrodono il… [di più]
…E così, come altri prima di me e come altri ancora che ci arriveranno, ho smarrito la retta via e mi sono ritrovato nella famigerata selva oscura. Un circolare fruscio à-la For Carnation è soffocato dalle spire di serpi noise che sibilano tra il denso fogliame di ritmiche opprimenti. Cornee… [di più]
“Ciò che la mente persegue nelle sue analisi e costruzioni di mondi, ciò che insegue in terra e in cielo, non può essere che sé stessa”. Paul Valéry Che si può replicare a una affermazione come questa? Come la mettiamo con tutti quegli artisti che hanno tentato di trasporre i… [di più]
Anche questa volta l’estate fallirà; il sole scialacquerà presto tutta la sua energia, ritirerà le lingue di fuoco dentro la sua tana e si leccherà le sue tiepide ferite. Già oggi, se all’ora del crepuscolo provassimo a tendere il respiro verso l’orizzonte, sentiremmo i primi refoli di una brezza agrodolce… [di più]
E se sulla bilancia Trip-Hop, il piatto Trip pesasse decisamente di più di quello Hop? E se le pulsanti inquietudini metropolitane dei Massive Attack, si trasformassero nel battito surreale di caleidoscopici cuori alieni? E se le sinuose volute di fumo dei Portishead non fossero quelle esalate in eleganti Night-Club, ma… [di più]
Che fare ora? Se il fluttuante scirocco di “Electronic Meditation” aveva già gonfiato le vele dello spirito accompagnandolo fino agli scintillanti golfi di “Alpha Centauri”, se il nero scoglio di “Zeit” aveva già infranto il successivo viaggio del nostro misero catamarano arenandolo in secche di disumana angoscia… Che fare ora?… [di più]
…E quando l’Uomo del Sottosuolo che vagava per le vie di “Spiderland” ritornò al suo scantinato richiudendo la porta alle sue spalle, non si accorse di aver trascinato con sé la sua ombra. Un pallido sole di armonie scheletriche sbozza volti incerti nel marmo di un giorno dimenticato. Un violino… [di più]
Dave Pajo e il suo tocco cristallino, profumato. Intona bucoliche filastrocche accordandosi con il buffo gracidare di uno scacciapensieri nel languore di uno stagno dove saltella qua e là una pigra drum-machine. Dave Pajo ed i suoi puerili giochi country che duettano con un pensieroso banjo mentre un esile rigagnolo… [di più]
Scrivere recensioni su libri, dischi o qualsivoglia prodotto artistico, non è niente di più, né niente di meno, che farsi una sega in pubblico. [di più]
Colorita, variegata e folta è la fruttificazione che i primitivi semi slintiani producono nello sterminato giardino che, per esigenze contenutistiche, risponde al nome di post-rock. Accanto a fioriture esotiche e variopinte di una bellezza senza tempo (e senza genere), non di rado sterpaglie sterili e venefiche appiattiscono e contaminano il… [di più]
E’ difficile considerare lucidamente l’epoca in cui si vive, si rischiano elucubrazioni grossolane, approssimative. Viviamo forse in tempi decadenti? Può anche essere, però che cosa esattamente decade in questi tempi che non sia già crollato in passato? La putrida palude umana ha già inghiottito tutto l’inghiottibile. Stiamo forse vivendo un… [di più]
Che dire, delle due l’una: o il caldo di questi giorni ha sciolto definitivamente gli ultimi neuroni rimasti avviandomi verso una precoce demenza senile, oppure quest’ afa gargantuesca mi fa scorgere nuove possibilità; bizzarre associazioni mentali causate dalla sofferenza che, artaudianamente, spalanca finestre laddove prima non vedevo altro che fondali… [di più]
Camminando per le vie l’afa appesantisce i miei passi, zavorra i miei movimenti; le sensazioni sono preda di un appiccicoso senso di vertigine. Dubito della solidità del suolo che calpesto e della città in cui sono, dubito dei ricordi che sfrigolano nella mia mente e persino della mia stessa esistenza.… [di più]
“Niente è più reale del nulla.” Samuel Beckett Pochi artisti hanno saputo scandagliare davvero le profondità umane. Scandagliarle senza alcuna paura, senza alcun freno aprioristico; solamente inabissarsi e riportare quanto si è visto (o si crede di aver veduto), anche se scomodo, anche se disperato, anche se insostenibile. Beckett è… [di più]
“L’unico grande problema della comunicazione è l’illusione che abbia avuto luogo.” George Bernard Shaw Mi sapreste dire quante volte nella vostra vita DeBaseriana avete detto o vi siete sentiti dire una delle seguenti affermazioni?: “Non hai capito un cazzo!”; “Non intendevo dire quello”; “Guarda, forse non mi sono spiegato”; “Mi… [di più]
E’ così bello passeggiare per i boschi a primavera, soprattutto la mattina presto. La foschia lascia solo intravedere le cose, le emozioni sono lubrificate da fresca rugiada evanescente, i contorni delle cose sono liquidi, temporanei ed i colori si fondono in dense pozze chiaroscurali che portano l’immaginazione altrove. Eluvium, dal… [di più]
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