Che l’inondazione, stavolta, possa avvenire da acque differenti.

Matthew Cooper depose così l’intimismo nebbioso e i densi loop chitarristici di “Talk Amongst the Trees” e intraprese un viaggio.

Archi, corni, pianoforti e sensazioni da primo giorno del creato.

La Natura, ancora gonfia di sonno e satura di colori scintillanti, si risveglia al suono di corni primordiali che compongono in suo onore odi e ghirlande panteiste.

La rugiada del mattino riposa su esili strimpellii chitarristici che scompigliano la tenera erba dei prati.

Dolci melodie si rincorrono e si fondono in stupori improvvisi e impercettibili brividi, mentre sommessi refoli pianistici danzano con le farfalle negli sterminati spazi di un mondo ancora vergine.

Un Eden senza serpenti e un ambient senza inquietudini, sospesa in arcate turchine e in contemplazioni celesti.

E poi ancora un pianoforte che sfoglia i petali del cuore, la dolce malinconia di sapere con certezza che tutto questo non durerà.

Ma non importa, conta essere quì ed esserlo ora.

E la cadenza prende coraggio e cresce, si inarca verso il cielo, si tende e si gonfia sempre più…

…E si tronca di netto.

A terra rimane un ronzante violino che da il la ad un’altra sonata per pianoforte. I due si guardano stralunati e si scambiano impressioni senza parlare come quelle che un’ape condivide con una solitaria orchidea in riva al fiume.

Neoclassicismo ambientale pieno di meraviglia per la vita, esultante di gioia e gratitudine.

Ed ecco il pastoso vento di un organo che annuncia il tramonto; il contrasto con le ombre che si allungano dà solidità e consistenza alle cose che crepitano e infine si sciolgono nella rossa fornace che si tuffa all’orizzonte.

Arriva la sera e con lei le stelle.

Una notte d’Alba dei Tempi cullata dalle onde di archi sonnambuli. E mentre i bagliori lontani dei corni, come pire funerarie, piangono la fine del giorno, l’esplosione pirotecnica di vorticose percussioni conclude fastosamente il viaggio.

Un viaggio al termine del giorno.

Carico i commenti... con calma